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Gué Pequeno: "L'hip hop in Italia? Manca la cultura"

Mentre "Gentleman", il suo nuovo album, è già un successo, il rapper non risparmia qualche stoccata alla scena rap tricolore.

Gué Pequeno: "L'hip hop in Italia? Manca la cultura"

11 Luglio 2017

È la settimana di Gué Pequeno. Il suo nuovo album, "Gentleman", ha dominato gli streaming su Spotify: 8,5 milioni di ascolti in sette giorni, maggior numero di streaming per artista sia in un giorno che in una settimana e di streaming per un album in una settimana. Insomma, un trionfo. "A questo punto della carriera sentivo la necessità di mettermi alla prova: volevo riprendere le mie radici musicali, l’hip hop ovviamente ma anche il reggae che ho conosciuto da ragazzino frequentando squat e centri sociali", ha spiegato in un’intervista al Corriere della Sera.

Non sono mancate anche le frecciatine all’ambiente musicale del nostro paese: "In Italia non c’è cultura rap. Se apro Facebook vedo un 30enne che pensa che il rap vero sia Noyz Narcos perché i Club Dogo sono dei venduti. E dall’altra parte su Instagram c’è un bambino di 10 anni con la bandana che vuole insegnarmi cosa sia la trap. Non c’è possibilità di misurarsi con un pubblico che capisca. E anche in Tv e radio l’hip hop non ha spazi". E un commento sul fatto che vive a Lugano, in Svizzera: "La Svizzera non è più nell’elenco dei paradisi fiscali. Pago le tasse sia qui che in Italia. Milano, sia per il lavoro che per la vita notturna, è vicina".

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