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Music Biz
06 Novembre 2017
Tiziano Ferro si è confidato a cuore aperto con Buone notizie, il nuovo settimanale del Corriere della Sera, parlando senza filtri della sua tendenza verso la depressione. "Se non fosse stato per questo mestiere chissà come e dove sarei finito. Sicuramente sarei andato verso il peggio", ha raccontato nell’intervista. "E non mi riferisco necessariamente all’ipotesi che avrei potuto trasformarmi in un delinquente: la morte civile e morale si nasconde dietro tante maschere. Io per esempio sono un perfezionista e questo lato del mio carattere mi spinge ad isolarmi. E da qui alla depressione o alla misantropia il passo è breve. Quindi sì, la musica per me ha fatto miracoli".
Ma non c’è stata solo la musica a prendersi cura dell’anima di Tiziano Ferro, che ha parlato anche del suo rapporto con la religione. "Quello che non riesco a fare lo consegno a Dio. Mi capita spesso di svegliarmi la mattina e di chiedergli di guidare le mie scelte. Sono stato fortunato perché ho sempre incontrato preti e insegnanti di religione che esaltavano l’importanza della misericordia facendomi apparire Dio non come un giudice severo e inflessibile, ma come un’entità con la quale dialogare serenamente".