Music Biz
21 Maggio 2018
Ermal Meta ha concesso una lunga intervista a Verissimo, in cui ha raccontato tanti aspetti e storie della sua infanzia: "Ero un bambino ribelle", così si è descritto il campione di Sanremo, reduce dalla bella performance a Eurovision insieme a Fabrizio Moro. Un ribelle con un sogno: la musica. "Volevo fare musica e lo sapevo. Ho iniziato a suonare il piano a 6 anni e ho smesso a 7. In Albania erano severi, ti bacchettavano quando sbagliavi. Visto che ero molto ribelle, decisi di non andarci più. Ho ripreso a suonare a 17/18 anni. Andai a vedere un concerto e decisi che volevo rimettermi a suonare. Dopo è arrivata la chitarra".
La madre di Ermal Meta è stata una grande violinista e ha sempre incoraggiato sul figlio lungo la strada per la musica, a costo di grandi sacrifici: "Ha fatto tante cose bellissime per me. Volevo una tastiera ardentemente ma non potevo permettermela. Un giorno tornai a casa e mia sorella mi accolse con un ghigno. Andai in camera mia e trovai la tastiera. Mi sono sentito malissimo perché mia madre non poteva permetterselo e aveva acceso un finanziamento. Mi viene da piangere ancora adesso. Dopo un po’ di tempo l’ho rivenduta e quello che ho ricavato l’ho restituito a mia madre".
Ermal ha confidato un sogno a Silvia Toffanin: scrivere una canzone per Mina. "Il pensiero di farlo mi fa addirittura tremare, perché siamo cresciuti tutti ascoltando la voce di Mina". E su Irama, il giovane talento di Amici, ha detto, "Ha una luce particolare. Non gli auguro di vincere ma di fare molto bene dopo". Intanto, il cantautore si prepara a far partire il suo tour, anticipato dalla bellissima serata al Forum di Assago. L'estate di Ermal parte il 28 giugno da Fiorenzuola D'Arda (Pc).