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Michael Bublé: “Io e mia moglie abbiamo affrontato l’inferno, ma siamo rimasti uniti”

Il cantante torna a parlare del dramma che ha vissuto per la malattia del figlio e del suo rapporto con la moglie che è rimasto saldo nonostante le difficoltà.

Michael Bublé: “Io e mia moglie abbiamo affrontato l’inferno, ma siamo rimasti uniti”

Credits: Instagram

19 Marzo 2019

Affrontare la malattia di un figlio mette sempre alla prova tutte le coppie, anche le più solide; è facile perdersi quando si affronta un dolore così grande. Per fortuna, questo non è capitato a Michael Bublé che, in un’intervista, è tornato a parlare del dramma che ha vissuto con sua moglie Luisana: il loro bimbo, Noah, ha avuto un tumore al pancreas e, dopo una lunga battaglia, è riuscito a sconfiggerlo e ora sta meglio.

Michael e Luisana sono rimasti uniti nonostante le difficoltà, il dolore e la paura che hanno dovuto superare: “Pochi giorni fa eravamo in auto, avevamo appena portato Noah ad una visita di controllo – ha raccontato il cantante a Pop Culture Beast - ho guardato negli occhi mia moglie e le ho chiesto se rifarebbe tutto dall'inizio e lei mi ha risposto di sì, che non vorrebbe nulla di diverso. Che io e i bambini siamo la sua gioia più grande. 'Saresti abbastanza coraggiosa da affrontare di nuovo tutto da capo?', ho aggiunto poi. Lei mi ha risposto che non lo sapeva. Anch'io non ne sono sicuro”.

Quella della malattia del figlio è sicuramente la più grande difficoltà che hanno affrontato insieme ma non è l’unica: Luisana, infatti, viveva in Argentina, dove si sono conosciuti, e all’inizio il loro è stato un amore a distanza. Quando si sono sposati lei aveva 23 anni e lui 32 e in tanti credevano che la differenza d’età prima o poi li avrebbe divisi, ma così non è stato: i due sono più innamorati che mai e, dopo Noah, sono nati Elias e qualche mese fa Vida, la terzogenita. Questa nascita ha ridato conforto e speranza a Michael e Luisana: “È come se ci fossimo innamorati di nuovo, vogliamo allargare ancora la nostra famiglia: oggi viviamo senza paura, tutto ci è sembrato all'improvviso più chiaro – ha concluso – è come se fossimo stati all'inferno”.

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