Speciale Baby K: la rivoluzione della "femmina alfa"

Baby K è “Una seria”. Non a caso, è proprio così che s’intitola il suo album di debutto, una tracklist di puro urban italiano prodotta magistralmente da Tiziano Ferro e Michele Canova Iorfida. Flow da autentica rap-fatale, beat hiphop – con qualche attualissimo accento dubstep - scolpiti ad arte per imporsi nella scena mainstream e una manciata di featuring eccellenti, da Tiziano Ferro, vocalist nel singolo “Killer” e “Sei sola”, alla rap star Marracash, superbo nella sua incursione nel brano “Non cambierò mai”: questo è il biglietto da visita della “Femmina alfa” - così ama definirsi Baby K e così si chiama la hit che chiude il disco – del Bel Paese. Una giovane romana che all’anagrafe risponde al nome di Claudia Nahum, che è nata a Singapore e che è cresciuta a Londra, dove ha coltivato il proprio talento frequentando la prestigiosa Harrow School of Young Musicians. Perché prima di arrivare ai primi posti delle classifiche al fianco di Tiziano, Baby K ha scritto canzoni, si è esibita Oltremanica, ha fatto tanta radio, ha collaborato con alcune delle stelle più luminose del firmamento urban nostrano (Amir, Marracash, Guè Pequeno dei Club Dogo, Vacca, Bassi Maestro, Primo dei Cor Veleno e Max Pezzali) e firmato un mixtape di successo battezzato Lezioni di volo. Poi, l’incontro con Ferro. Il disco. E il successo. Ma è soltanto l’inizio..