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22 Dicembre 2020
Le leggende di Babbo Natale e della Befana appartengono all’infanzia di ciascuno di noi. Il primo vola su una slitta trainata dalle sue renne lasciando cadere i doni nelle ciminiere delle case la notte tra il 24 e il 25 dicembre, la seconda si manifesta in sella alla sua scopa per consegnare dolci o carbone (a seconda della condotta “segnalata” dai genitori) il giorno dell’Epifania.
Ad altre latitudini esistono però anche altri personaggi folkloristici degni di nota. Il nome di Belsnickel, avvistato in Germania lungo il Reno ma anche in alcune comunità tedesche della Pennsylvania, ricorderà qualcosa soprattutto ai fan della serie tv “The Office”, in quanto travestimento più volte rievocato dal personaggio di Dwight Schrute. Abbigliato con indumenti di pelliccia con campanelli attaccati e una maschera, ha un comportamento a metà tra Babbo Natale e la Befana. Come quest’ultima consegna dolci ai bambini buoni, al contrario di Santa Claus annuncia il suo arrivo bussando alla porta. Le differenze? I “cattivi” non ricevono il carbone, ma delle autentiche frustate.
Krampus è invece conosciuto anche in Italia, da chi vive in Friuli e Trentino. Il suo nome significa “artiglio” e questa bestia dalle lunghe corna, con pelo caprino e lingua biforcuata, viene considerata l’aiutante di Babbo Natale. La sua notte, in Germania, è il 5 dicembre.
Nei Paesi Bassi si aggira invece Sinterklaas, una versione “papale” di Babbo Natale, con un cappello che ricorda la tiara del Pontefice. La sua stagione inizia a fine novembre, quando arriva in barca manifestandosi insieme al suo cavallo bianco e all’aiutante Zwarte Piet, per unirsi alla parata del paese. Il suo giorno è il 6 dicembre: i bambini lasciano carote o avena e Sinterklaas li ricompensa con doni e caramelle.
In Islanda il personaggio più famoso è Grýla insieme ai suoi 13 figli. Durante i 13 giorni che precedono il Natale, sono loro a far visita ai bambini. A quelli bravi viene elargito un dono, ai meno fortunati giunge in dote una patata marcia. Secondo il mito pagano che l’accompagna, Grýla mangerebbe invece stufati i bambini cattivi.
Ancora più inquietante è il mito di Frau Perchta. Questa strega natalizia ha il compito di valutare pigrizia e cattive azioni compiute durante l’anno: in loro presenza, è lei ad aprire la pancia dello sfortunato con un lungo coltello, sostituendo gli organi vitali vengono così sostituiti con spazzatura e paglia.
(Fonte: focus.it)