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Il Mulino Bianco finisce all’asta dall’Istituto Vendite Giudiziarie di Siena

Il celebre Mulino della famiglia perfetta è ormai un vecchio ricordo

Il Mulino Bianco finisce all’asta dall’Istituto Vendite Giudiziarie di Siena

07 Giugno 2021

Redazione 105

L’antico mulino di Chiusdino, in provincia di Siena, divenuto celebre in tutto il mondo per la pubblicità dell’omonima marca, comparve per la prima volta nel 1989 nella pubblicità per i biscotti della Barilla realizzata dal celebre Armando Testa con la regia di Giuseppe Tornatore e la musica di Ennio Morricone.  Un trio di eccellenza per uno spot rimasto famoso negli anni. L’immobile che ha al suo interno un agriturismo sarà battuto all’asta: si parte da un'offerta minima di 831.204 euro e 89 centesimi.
Negli ultimi anni il Mulino, forte della sua fama, si era trasformato diventando un agriturismo con ristorante, piscina con solarium, una decina di stanze e diversi bagni, una torre e una parte museale dove si spiegava al pubblico come funzionava la produzione dell’energia elettrica grazie alla ruota del mulino e il funzionamento delle macine per lavorare i cereali. Prima della celebrità acquisita con lo stereotipo della famiglia perfetta associata al Mulino, si trattava di un semplice edificio in rovina, non lontano dall’abbazia di San Galgano con accanto alla roccia in cui il cavaliere Galgano incastonò la spada.
Lo spot narrava del padre, giornalista, che tornava in quella casa di campagna dopo una faticosa giornata in redazione e trovava la moglie, bellezza acqua e sapone, un ragazzino e una bambina angelici e anche un nonno saggio e benvoluto (invece della più diffusa suocera rompiscatole). E poi i gattini e le merendine e i biscotti magici che facevano sparire ogni problema, ma non pensate male: tutte cose legali.

Negli anni ’90 il luogo divenne un cult della gita famigliare. Tutti andavano a vedere la dimora perfetta: “Nessuno andava più a San Galgano o a vedere la Spada nella roccia - scrive La Nazione - , tutti si fermavano in località Molino delle Pile e si aspettavano che la Barilla aprisse uno spaccio delle merendine. Il Comune di Chiusdino dovette prevedere segnaletiche speciali, aggiustare le strade, in cambio la Barilla sponsorizzò la locale squadra di calcio in Seconda e Terza Categoria, la ‘Cinghiala’. Dopo qualche anno tutto finì: la Barilla cambiò spot, non volle mai comprare quel mulino nella Val di Merse”. E adesso chi si aggiudicherà quel luogo magico senza più merendine?

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