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09 Luglio 2021
Redazione 105
Ne aveva parlato un po’ di tempo fa anche lo chef Giorgio Locatelli: uccidere le aragoste bollendole ancora vive è una vera crudeltà; lo chef aveva dichiarato di sentirle gridare quando le preparava; così di sua iniziativa e insieme ad altri colleghi si è munito di un macchinario per anestetizzarle prima di cucinarle, in modo da risparmiare agli animali una sofferenza. La macchina che utilizza è stata creata con l’aiuto dell’Università di Bristol e si chiama Crustatun; in effetti è già presente nelle cucine di molti chef nel Regno Unito, perché il dibattito è aperto da tempo.
Ora il governo britannico vuole prendere in mano la situazione per quanto riguarda l'Inghilterra e sta studiando una legge per vietare la bollitura di aragoste e crostacei vivi. A dirlo è il Times secondo cui il governo ha valutato che aragoste, granchi, polpi, calamari e altri invertebrati possono “sentire dolore“ e stiano studiando una legge per regolamentarne l’uccisione. Al momento la “legge sul benessere degli animali“, al voto alla Camera dei Lord, riguarda solo gli animali vertebrati, ma il governo vorrebbe introdurre un emendamento per includere anche crostacei e molluschi cefalopodi. Questo porrebbe fine alla diffusa pratica di bollire vive le aragoste, che verrebbe sostituita da modalità di uccisione giudicate meno dolorose o traumatiche come lo stordimento con una carica elettrica.