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Usa: la nazionale di calcio femminile ha ottenuto la parità salariale con la nazionale maschile

Redazione 105

Accordo storico con la Federazione: potranno guadagnare come i colleghi maschi

La battaglia del calcio femminile americano per ottenere pari dignità rispetto al calcio maschile è iniziata già da parecchi anni; un momento fondamentale di questo percorso è stata l’azione legale intrapresa nel 2016 da alcune star del calcio americano: Hope Solo, Megan Rapinoe, Alex Morgan, Carli Lloyd e Becky Sauerbrunn furono le prime a intraprendere la lotto contro la Federazione. Nel Marzo del 2019, a pochi mesi dai Mondiali di Francia, un gruppo di 28 giocatrici della Uswnt (Nazionale di calcio femminile degli USA) firmò la causa legale che portava la Federazione calcistica USA ufficialmente in tribunale.
Oggi la Federazione ha riconosciuto la paga equa rispetto alla controparte maschile e soprattutto l’ammissione delle disuguaglianze subite nel corso degli anni, questo prevede anche lo stanziamento di 22 milioni di dollari come compensazione per il passato e per rinunciare alla causa legale. Entro fine marzo 2022 la Federazione stipulerà un nuovo contratto collettivo con la nazionale femminile che garantirà l’Euqal Pay. "La Us Soccer - si legge nel comunicato - si impegna a fornire la parità di retribuzione d'ora in poi per le squadre nazionali femminili e maschili in tutte le amichevoli e i tornei, compresa la Coppa del Mondo”
Puntuale il commento di Megan Rapinoe, simbolo di questa battaglia vinta: “Siamo felicissime, è una vittoria enorme. Sembra onestamente surreale, abbiamo bisogno di fare un passo indietro. Siamo state in trincea per così tanto tempo, non riesco neanche a capire quanto sia monumentale questo momento”. Quello statunitense potrebbe essere il precedente per una buona norma da applicare anche nel resto del mondo. 

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