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Chirurgia plastica a 9 anni. Ora la mamma pensa alla prossima operazione sulla figlia

Le operazioni estetiche sui minori sono sempre più diffuse. Colpa dei social?

Chirurgia plastica a 9 anni. Ora la mamma pensa alla prossima operazione sulla figlia

Le operazioni estetiche sui minori sono frequenti, (Fonte immagine: Getty Images)

29 Ottobre 2022

Redazione 105

In Giappone una mamma ha deciso che sua figlia si sarebbe sottoposta alla chirurgia della palpebra per correggere i suoi occhi monolidi (senza piega delle palpebre), una condizione molto frequente nelle persone asiatiche.
La mamma ha raccontato la storia della figlia sul web, facendosi chiamare Rucchi, per tenersi al riparo da eventuali critiche. In effetti il web si è chiesto come poteva una bimba essere sottoposta a una tale operazione, anche se con il consenso della madre.
In Giappone nel 2021 una clinica ha fatto un sondaggio tra i suoi clienti più giovani e i risultati dicono che 9 giovanissimi su 10 che ricorrono alla chirurgia plastica lo fanno a causa delle loro insicurezze. Negli USA sono addirittura 220mila le procedure di chirurgia estetica fatte su soggetti dai 13 ai 19 anni. 

In Giappone basta il consenso dei genitori per fare operazioni di chirurgia estetica sui minori, ma spesso sono proprio i genitori a forzare i figli a farle. Il professore di psicologia infantile, Tomohiro Suzuk, che insegna alla Tokyo Future University, ha spiegato che se da un lato la chirurgia plastica può avere risvolti positivi sulla psiche e sulla stima di sé, se fatta sui minori potrebbe essere motivo di ripensamento e pentimento per chi ha scelto di ricorrere al bisturi troppo presto.

 Rucchi ha scelto di fare operare la figlia perché lei stessa aveva lo stesso “difetto” agli occhi e ne ha sofferto in gioventù: “Tutti amavano mia sorella, molto più di me”, ha raccontato, dicendo che la sorella non aveva gli occhi come i suoi. La scelta di Rucchi per sua figlia è quella di non farla crescere vittima di insicurezza e discriminazioni:Non ho mai visto una ragazza con occhi monolidi e pensato che fosse bella”, ha dichiarato ancora la madre, aggiungendo che se quando crescerà vorrà rifarsi il seno, per lei non ci sarà alcun problema. Tutto affinché si senta bella, basta una sua firma.


Il ruolo dei social media

Difficile non pensare che i social media non abbiano un ruolo nella creazione di uno standard di perfezione non reale, che spesso si insegue con la chirurgia plastica: nel 2020 il 75% dei chirurghi ha avuto a che fare con pazienti che volevano migliorare il loro aspetto per realizzare selfie migliori. “Fino a qualche tempo fa le pazienti chiedevano di assomigliare alle celebrità del momento. Oggi invece usano come riferimento le proprie foto modificate con i filtri”, ha dichiarato Marco Iera, chirurgo plastico di Milano. 

Se il problema esiste già con gli adulti, figuriamoci con i minori, che ancora no hanno sviluppato a pieno né il loro fisico, né il loro carattere.

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