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27 Febbraio 2023
Redazione 105
Quando ci addormentiamo i nostri neuroni si “spengono” andando a risparmio energetico. In questo particolare stato di quiete i neuroni non hanno bisogno di grandi quantità di ossigeno; tanto che il sangue lascia spazio ad un liquido acquoso detto liquido cerebrospinale (CSF), che normalmente circonda il cervello e il midollo spinale e fluisce nel cervello in ondate ritmiche e pulsanti.
Uno studio, pubblicato su Science e condotto dalla Boston University, ha dimostrato per la prima volta l’esistenza e la circolazione del CSF nel cervello mentre si dorme: "Sappiamo da tempo che ci sono queste onde elettriche di attività nei neuroni – spiega Laura Lewis , assistente del professore di ingegneria biomedica al BU College of Engineering e membro della facoltà del Center for Systems Neuroscien – Ma prima d'ora, non ci siamo resi conto che ci sono effettivamente ondate anche nel CSF". Il passaggio del CSF permette di “depurare” il cervello. Invecchiando, il cervello spesso genera un minor numero di onde lente e questo, potrebbe influenzare il flusso di sangue nel cervello e ridurre il pulsare del CSF durante il sonno, accumulando proteine tossiche con risvolti negativi sulla capacità di memoria.
“Era qualcosa che non sapevamo assolutamente che accadesse – ha dichiarato Lewis – e ora, solo con uno sguardo a una regione del cervello, possiamo leggere lo stato del cervello di una persona”. Lo studio verrà portato avanti e serviranno altri volontari per approfondire l’argomento di ricerca sul funzionamento del cervello durante il son. Il compito dei coraggiosi volontari sarà solo quello di dormire. Candidati?