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+78% di coppie in terapia a causa delle crisi coniugali: cosa non funziona nell'amore oggi?

Redazione 105

La piattaforma TherapyChat spiega perché le coppie vanno in crisi

A gennaio 2023 si è registrato un +78% di richieste per terapie di coppia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo la piattaforma di psicologia online TherapyChat. Nell’epoca odierna non è più un tabù, anche grazie alla sensibilizzazione fatta dai Ferragnez che hanno dichiarato di fare puntualmente ricorso alla terapia di coppia per mantenere la loro relazione in salute. 
I dati del servizio di psicologia online Società Benefit Unobravo, dicono che per quasi 1 persona su 5 (19,3%) intraprendere un percorso psicologico di coppia è considerato come un’opportunità preziosa per migliorare e rendere ancor più soddisfacente la relazione col partner. Circa il 5%, di chi lo fa sceglie di intraprendere un percorso di coppia in seguito a un tradimento che potrebbe essere un motivo di rottura o minare il sentimento di fiducia tra i partner. Ma il tradimento non implica per forza una frattura irreparabile, la cosa si può superare con un lavoro sulla coppia. 
Molti intraprendono il percorso di terapia a due per risolvere una situazione di profonda crisi di coppia o porre fine alla propria relazione. Il 4,6 % dei pazienti si è rivolta a Unobravo nel 2022 perché uno o entrambi i partner desideravano separarsi o divorziare. La terapia può servire anche a lasciarsi in maniera meno traumatica, soprattutto quando sono coinvolti dei bambini, o per capire se è possibile rimanere insieme in maniera soddisfacente. 

La dott.ssa Giulia Griselli, Psicologa del Benessere e dell'Invecchiamento che collabora con TherapyChat, ha spiegato come mai le persone si rivolgono alla piattaforma: “I problemi che più si riscontrano sono essenzialmente legati alla comunicazione, sotto molti punti di vista: non esplicitare sin da subito gli obiettivi e i valori che si hanno e, di conseguenza, non rispettare (o saper rispettare, per mancanza di informazioni) il tempo che l’altra persona può aver bisogno all’interno della coppia. Questo può generare conflitti sul non detto e, soprattutto, la mancata capacità di gestire gli spazi temporali e effettivi da passare insieme o soli. Altro grande tema che concerne la comunicazione è proprio la paura di affrontare i conflitti. C'è spesso la tendenza ad accumulare i problemi per poi 'esplodere'. Infatti, il conflitto viene associato alla rottura del rapporto, ma non è affatto così, perché il confronto permette di conoscere meglio il partner e di andare incontro ai suoi limiti, amando proprio per ciò che ci rende diversi. Viviamo in una società che promuove un ‘usa e getta’ non solo per le cose materiali, ma anche per le relazioni. Spesso si è portati a fermarsi ai primi ostacoli, pensando erroneamente che l'amore non si possa rinnovare, come se avesse una scadenza. Credere nell'amore non è semplice, proprio perché richiede l'incontro con le proprie mancanze, incolmabili dall'altro/a”

L’aumento delle richieste di terapia di coppia è dovuto in parte all’ampio processo di normalizzazione della richiesta di un supporto psicologico e ad una maggior attenzione e importanza della salute mentale. La terapia a due è spesso vista come l’ultima possibilità di una coppia: “Al contrario, può capitare che la scelta di non intraprendere un percorso di terapia con il proprio partner sia dettata dalla paura che questa possa portare a scelte di vita definitive e irreversibili”, spiega la dott.ssa Griselli. In realtà secondo la terapista, un lavoro di coppia non può che essere positivo per la comprensione reciproca: "La terapia, in questo caso, potrebbe rivelare determinate dinamiche relazionali quali l’abitudine di dare la colpa al partner e a non assumersi la responsabilità dei problemi che affliggono la coppia, oppure la tendenza a crearsi troppe aspettative sul proprio partner". Insomma, la terapia di coppia male non fa. 

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