TUTTO NEWS

Il grande Lebowski, 25 anni per il film più iconico dei fratelli Coen

Il 6 marzo 1998 usciva nelle sale Usa: ebbe una tiepida accoglienza commerciale, ma in poco tempo si è costruito la fama di pellicola di culto. Merito di personaggi memorabili, dialoghi d’autore e citazioni stravaganti

Il grande Lebowski, 25 anni per il film più iconico dei fratelli Coen

Credits: Getty Images

07 Marzo 2023

Redazione 105

Se oggi esiste il “Dudeismo”, una corrente di pensiero il cui obiettivo primario è diffondere la filosofia e lo stile di vita rappresentati dal personaggio di Jeffrey “The Dude” Lebowski (“Drugo” nella versione in italiano), un motivo ci sarà. Il protagonista del film, interpretato da Jeff Bridges, è infatti un vero e proprio punto di riferimento. 

La pellicola scritta e diretta da Joel ed Ethan Coen, però, non è un immediato successo. Benché supportato da un ricco cast che comprende Jeff Bridges, John Goodman, Steve Buscemi, Julianne Moore e John Turturro (l’indimenticabile “Jesus”, protagonista nel 2019 di uno spin-off tutto per sé, Jesus Rolls - Quintana è tornato!), il film viene accolto freddamente. 

Lo stesso Jeff Bridges, intervistato da The Hollywood Reporter in occasione del 25° anniversario dall’uscita nelle sale del film, si rivela incredulo: “Pensavo che sarebbe stato un grande successo. Sono rimasto sorpreso quando non ha avuto molto apprezzamento. La gente non l’ha capito, o qualcosa del genere”. 

Quando ha letto per la prima volta il copione, Bridges ricorda poi di essere rimasto sconcertato dal constatare quanto fosse legato al personaggio. “La mia prima impressione è stata che si trattava di un grande copione e che non avevo mai fatto nulla di simile. Ho pensato che i Fratelli dovevano avermi spiato quando ero al liceo”.
Metà degli abiti di Drugo, per esempio, provengono dal guardaroba di Bridges. Infine, l’attore ammette di essersi un po’ preoccupato di interpretare “questo grande fattone” per paura di dare un cattivo esempio alle figlie. 

Ma ad oggi, milioni di fan in tutto il mondo, vedono nel suo personaggio e in questo capolavoro che è Il grande Lebowski molto di più di un cattivo esempio. Piuttosto: un simbolo di totale ribellione alla cultura del successo e del materialismo, un’alternativa alla sacralità del sogno americano, una via di fuga verso una gioiosa anarchia.

Interviste

Radio 105 sempre con te!

Disponibile su