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Credits: Getty Images
16 Marzo 2023
Redazione 105
I fan di Terminator penseranno che sia arrivato “il giorno del giudizio” e forse non hanno poi così tanto torto. La scienza continua a compiere un altro passo decisivo verso le utopie da film fantascientifico. I ricercatori dell’Università cinese di Hong Kong sono riusciti a realizzare un robot umanoide in grado di mutare forma passando rapidamente dallo stato solido a quello liquido, e viceversa. Inoltre, grazie alle sue proprietà magnetiche si aggiunge anche la capacità di condurre elettricità.
Uno dei test ai quali il robot MPTM, acronimo di Magnetoactive Phase Transition Material, è state sottoposto è stato quello di oltrepassare una gabbia. Nella dimostrazione si vede il mini-robot liquefarsi, superare l'ostacolo e tornare al suo stato originario, per sfuggire dalle sbarre. Chengfeng Pan, uno degli scienziati che hanno lavorato a questo progetto, ha spiegato che: "dare ai robot la possibilità di passare da stati liquidi a solidi conferisce loro più funzionalità".
La creazione dell’automa è l’ennesimo esempio di tecnologia bioispirata negli ultimi anni. Il team di scienziati si è ispirato alla fauna marina e, in particolare, alla capacità di adattamento del cetriolo di mare e del polpo, entrambi in grado di alterare i propri tessuti muscolari in movimento.
I ricercatori hanno deciso di servirsi come elemento primario del gallio, un metallo morbido che ha un punto di fusione molto basso. A questo sono state incorporate particelle magnetiche, come ha spiegato l’ingegnere meccanico Carmel Majidi:
"Le particelle magnetiche qui hanno due ruoli ovvero rendere il materiale reattivo a un campo magnetico, in modo da poter, attraverso l'induzione, riscaldare il materiale e causare il cambiamento di stato. L'altra funzione è quella di dare ai robot la mobilità e la capacità di muoversi anche quando si trova allo stato liquido”.
Al momento, ci sono diverse contesti dove poter sfruttare le capacità di questo piccolo Transformer. Dalle applicazioni in campo biomedico, per rimuovere corpi estranei o per la somministrazione di farmaci, alle opportunità di assemblare e riparare circuiti wireless. Intanto, sempre l’ingegner Majidi calma le acque e rassicura: “Per le applicazioni del mondo reale, questo prototipo avrebbe bisogno di alcune modifiche. Quello che stiamo mostrando sono solo dimostrazioni una tantum, ma saranno necessari molti più studi”.