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Luca Argentero: “Mi sento un rottame. Sento di diventare vecchio”

Redazione 105

"Tra amori facili, sigarette e alcol, ci si sfascia quasi senza accorgersene"

Luca Argentero è un uomo dalle mille sorprese ed oltre a saper comunicare tramite i suoi diversi ruoli, riesce a farlo anche con la scelta delle parole giuste. Ed è così che ha fatto nel suo romanzo pubblicato da Mondadori, Disdici tutti i miei impegni. Non si tratta di un’autobiografia, anzi tutto il contrario, il romanzo, scritto dall’autore stesso, potrebbe rappresentare tutto ciò che è più lontano dall’attore: “Mi sono divertito a disegnare un personaggio completamente diverso da me.” Al centro del racconto c’è Fabio Resti, uno scapolo sciupafemmine che non rinuncia a birra e sigarette.

Argentero ha parlato durante una recente intervista del suo nuovo progetto, ma non solo. Si è lasciato andare a una confessione in merito alle sue paure e ai suoi desideri futuri, familiari e lavorativi. 

Mi sento un rottame. Ho la testa ormai grigia, la pancia, le rughe” ha esordito Luca, e riferendosi anche al periodo in cui studiava Economia e “mi pagavo le tasse lavorando in un bar discoteca e facendo le sei del mattino praticamente sei giorni su sette…” ha aggiunto: “Non mi metterei qui a spiegare che cosa si assume o con chi si trascorrono le notti, però possiamo dire che sono stato un giovane come tanti altri, purtroppo. Tra amori facili, sigarette e alcol, ci si sfascia quasi senza accorgersene”.

In merito al suo percorso lavorativo, Argentero ha le idee abbastanza chiare su dove vuole andare e chi vuole essere: “Ho scritto il libro perché mi piacerebbe lavorare intensamente ancora per qualche anno, guadagnare abbastanza per vivere bene e far vivere bene la mia famiglia e poi vorrei andare in pensione a 55 anni. Viaggiare con mia moglie, riposarmi, leggere e scrivere libri e sceneggiature. Ogni tanto, poi, fare un film che mi piace ma solo per il gusto di farlo. Non ha senso andare in pensione tardi”.

Le scelte dell’attore sono fortemente influenzate da un elemento, che spaventa, che si muove inarrestabile senza controllo: il tempo. “Io sono ossessionato dal tempo. Dal tempo che passa, perché davvero sento di diventare vecchio, non scherzo. Dal tempo che non mi basta, perché io vorrei vivere tanto, tantissimo con Cristina e con i miei figli. Dal tempo che deve ancora venire, perché vorrei proteggere Nina e Noè dalle cose brutte che inevitabilmente incontreranno. Dal tempo vissuto male, perché se c’è una cosa che mi fa incazzare è chi butta via il tempo. Dal tempo da dedicare anche a me stesso, perché lavorare in serie lunghe come Doc vuol dire sapere che per sei o sette mesi non puoi fare programmi che non siano quelli di lavoro sul set. Ecco perché Cristina (Marino, attrice e moglie di Argentero) è importante nella mia vita. Lei conosce questo lato del mio carattere e lo rispetta, prova a darmi tempo ogni volta che può”, ha concluso l’attore.

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