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Credits: Getty Images
10 Maggio 2023
Redazione 105
Se dopo il primo appuntamento l’altra persona non si fa più sentire probabilmente stai sbagliando approccio. Piacere agli altri, che si tratti di una relazione o anche di un rapporto più formale, ci permette di entrare in contatto con una rete sociale di cui abbiamo bisogno fisicamente. La nostra natura è di tipo sociale, spiegata in termini primordiali: abbiamo bisogno di rimanere nel branco per sopravvivere, istintivamente parlando.
Essere affascinanti e coinvolgenti è per certi versi una caratteristica innata all’uomo ma è una qualità che può essere anche appresa o allenata. Uno studio del 2017 dell’Università di Harvard ha messo in evidenza come basti porre le domande giuste per scatenare la curiosità dell’altra persona e attrarre di più. Ma quali sono le domande corrette e come sceglierle? I ricercatori di Harvard hanno esaminato le conversazioni che andavano instaurandosi spontaneamente nelle chat online sulle app di dating tra i partecipanti allo studio.
A una metà hanno dato consegna di porre almeno 9 domande entro 15 minuti e agli altri di non farne più di 4, sempre entro 15 minuti. Il risultato è che le persone che hanno posto più domande sono quelle più apprezzate. Tuttavia, bisogna fare una selezione delle domande più adatte, specialmente durante un primo incontro. Chiaramente agli inizi di una conoscenza non si possono fare domande troppo intime perché si rischierebbe di mettere in difficoltà e in imbarazzo la persona di fronte. Immaginatevi di essere con un perfetto sconosciuto che vi chiede il più grande rimorso della vostra vita, scappereste di corsa.
Ecco, sarebbe meglio optare per domande che riguardo gli interessi, gli hobby o le passioni della persona per approdare solo in un secondo momento a domande più personali. Anche il modo in cui vengono presentate le domande è importante, il tono dev’essere aperto, curioso e informale senza sembrare un interrogatorio o un’intervista.