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Luca Argentero racconta la sua carriera di attore e scrittore
L’attore ha raccontato il processo di scrittura e come è nata l’idea di creare un romanzo
Non solo un grande attore ma anche scrittore. Luca Argentero, nel corso di un’intervista a Rolling Stone Italia, si è raccontato presentando il suo primo romanzo: Disdici tutti i miei impegni.
L’attore ha raccontato il processo di scrittura e come è nata l’idea di creare un romanzo.
Il libro, nonostante i commenti di chi credeva fosse l’ennesimo caso per acquisire un po’ di fama, si presenta come un’opera reale, un flusso di coscienza delle emozioni e pensieri dell’attore. E quando il sentimento è vero, soprattutto attraverso le pagine bianche di un libro, arriva alla gente. Luca Argentero ha proprio fatto centro portando la sua prima opera già alla ristampa.
“Sono sempre stato uno che partiva non titolato. È stato così per il cinema, per la televisione e per il teatro. Figurati per un romanzo”, ha detto Argentero. Per quanto riguarda l’utilizzo di un ghostwriter, di cui si avvalgono solitamente le celebrità per scrivere le loro biografie, Luca Argentero risponde: "Per me sarebbe stato come mandare qualcun altro al posto mio sul set. Il libro è piuttosto sfrontato: ho preferito rischiare, pubblicando una roba come l’avevo pensata. Anche le singole virgole sono state oggetto di discussione con l’editor: abituato a lavorare su sceneggiature e dialoghi, alla virgola do l’importanza di una pausa, di un respiro, di un’intenzione".
Una storia vissuta e sentita, che ha avuto il bisogno di uscire dalla testa dell’autore per approdare sulle pagine bianche: “La verità è che quattro anni fa mi è piombata in testa una storia, e mi sembrava che funzionasse. Poi a metà stesura mi sono messo le mani nei capelli: “Non ce la farò mai, non lo finirò mai”. Poi ho raggiunto un accordo con Mondadori e ho dovuto finire il libro per forza: l’ho scritto in tre mesi la scorsa estate, tassativamente durante il riposino di Nina. Tutti i giorni, dalle due del pomeriggio alle cinque, come un samurai”. Nessuna richiesta da parte di un editore, semplicemente la voglia di mettersi in gioco e raccontare una storia.
A proposito della sua carriera da attore, poi, Argentero dichiara: "Non penso di avere talento, penso di essere un buon lavoratore. Non credo di essere un attore eccellente, credo di essere un buon professionista. Ed è una cosa che mi viene riconosciuta sul set: sono puntuale, preparato, ho imparato ad arrivare al segno, mi presento sempre con la memoria fatta".