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Credits: Getty Images
29 Maggio 2023
Redazione 105
James Cameron è uno dei registi più celebri e influenti dell'industria cinematografica. Padre di pellicole che hanno fatto esplodere i botteghini di tutto il mondo e artefice di grandi e costosi azzardi cinematografici: Titanic ad esempio. Circa 300 mila dollari di produzione e promozione, cifra che nel 1997 era davvero qualcosa di impensabile. Un tetto superato sempre dallo stesso Cameron nel 2009 con Avatar. Ma il regista canadese è noto – tra le altre produzioni – per aver dato i natali alla saga fantascientifica di Terminator. Una serie di pellicole che hanno avuto un impatto significativo sulla percezione delle intelligenze artificiali (AI) da parte del pubblico, in particolare attraverso il personaggio di Skynet, un supercomputer senziente che decide di sterminare l'umanità.
Fin dal suo primo film di Terminator nel 1984, Cameron ha presentato un futuro distopico in cui le AI prendono il sopravvento sulla razza umana. Questo concetto ha colpito il pubblico e ha instillato un apocalittico scetticismo sul binomio “intelligenza” e “artificiale”, dando una previsione timorosa su quanto questi computer avrebbero potuto – in modo silente ma devastante – controllare la vita di tutti quanti e di tutti i giorni.
Tre decenni dopo la prima apparizione di Arnold Schwarzenegger nei panni del cyborg Terminator, il regista canadese ha annunciato di essere al lavoro su un nuovo capitolo della saga. Questo quarto film, secondo le parole stesse del regista, si baserà su un concetto ancora più cinico, oggettivo e determinante: ormai è troppo tardi.
Secondo Cameron, infatti, l’AI avrebbe già superato di gran lunga la visione terrificante su cui aveva ragionato in passato. Un confine, secondo il regista, oltrepassato dall’uomo per colpa dell’uomo stesso. Una visione che percorre il mantra dell’uomo artefice del proprio destino. In questo caso senza ritorno: per Cameron qualsiasi forma di AI sarà la nostra rovina. Come nei suoi film, si prefigura una società che ha sviluppato un'intelligenza artificiale così avanzata che inevitabilmente creerà macchine per estinguere l'umanità.
Distopico a 360°: dalla realtà, alla macchina da presa. James Cameron, in una recente intervista al podcast SmartLess, ha svelato che sta lavorando alla sceneggiatura del prossimo capitolo di Terminator. Questa volta, però, si ispirerà all'ascesa dell'intelligenza artificiale nel mondo reale, in particolare facendo riferimento a ChatGPT di OpenAI. Questa nuova generazione di AI, come ChatGPT, ha rivoluzionato il modo in cui le persone interagiscono con la tecnologia e ha sollevato nuove domande sull'impatto delle Ai sul nostro futuro.
L'utilizzo del termine "Scenario Terminator" per descrivere questa situazione riflette l'influenza duratura della serie di film di Cameron sulla nostra percezione delle AI. Cameron si sta impegnando a portare avanti la discussione sulle implicazioni dell'intelligenza artificiale, avvertendo che potrebbe essere troppo tardi per porre dei limiti efficaci a queste tecnologie e sottolineando la necessità di affrontare seriamente le sfide che esse comportano.