È una “figlia a tempo pieno”: non lavora ed è pagata dai genitori

Una donna cinese di 40 anni di lasciare il suo lavoro e diventare una “figlia a tempo pieno” alle dipendenze dei suoi genitori. L’anno scorso, dopo 15 anni di lavoro per un’agenzia di stampa, la quarantenne Nianan si è licenziata. Era costantemente sottoposta a uno stress tremendo, dovendo essere reperibile praticamente 24 ore su 24. Vedendola fortemente provata, i suoi genitori le hanno proposto: “Perché non lasci il tuo lavoro? Ci prenderemo cura di te dal punto di vista finanziario”. Hanno infatti promesso di pagarla 570 dollari al mese se fosse andata a vivere con loro. 

Ciò significava niente più spese per l’alloggio e un enorme risparmio sul cibo e sui vari articoli per la casa, dato che i genitori si sarebbero occupati di queste spese. E così Nianan non ci ha pensato due volte: ha lasciato il suo lavoro ed è diventata una “figlia a tempo pieno”. Dopo un anno con i genitori, Nianan descrive la sua “professione” come “piena d’amore”. Le sue giornate trascorrono la madre e il padre a fare la spesa o in giro, cucinando la cena per loro e così via. Si concede persino un’ora di ballo con loro ogni giorno.

Nianan è inoltre responsabile della gestione dell’elettronica in casa e della pianificazione di uno o due viaggi di famiglia al mese. Nonostante questo, la quarantenne dice a volte sente ancora “il desiderio di guadagnare di più”. Nel caso in cui cambiasse idea, nessun problema per i genitori, che sono di questa filosofia: “Se trovi un lavoro più adatto a te, puoi farlo. Se non vuoi lavorare, resta a casa e passa del tempo con noi”. 

L’insolita vicenda della donna ha scatenato un acceso dibattito sul web in Cina. Alcuni utenti l’hanno aspramente criticata, sostenendo come viva alle spalle dei suoi genitori. Altri invece sono stati più neutrali: alla fine contenti loro, contenti tutti.