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La verità di Marco sulla sua partecipazione all’Isola

Il nostro Marco ha deciso di rispondere ad alcune domande poste dagli utenti sul web a proposito della sua partecipazione all'Isola dei Famosi

La verità di Marco sulla sua partecipazione all’Isola

Credits: Instagram @marcomazzoliofficial

11 Luglio 2023

Redazione 105

Con un post su Instagram, il nostro Marco Mazzoli ha deciso di rispondere ad alcune domande dei fan, parlando senza peli sulla lingua dell’esperienza all’Isola dei Famosi per contrastare le false supposizioni fatte da alcuni haters

La domanda più frequente, a detta del nostro Marco, è: “Perché ci sei andato?” La risposta è la seguente: “Ho partecipato, non per mio volere ma per volere di Paolo Noise, il mio collega, con il quale ci avevano proposto 4 anni fa di fare Pechino Express. Abbiamo rinunciato, proprio rifiutato, poi la seconda volta ci siamo detti quasi quasi, è carino come format, perché Paolo voleva fare un’esperienza con me indimenticabile. L’anno scorso hanno insistito per farci fare l’Isola ed io ho rifiutato e poi quest’anno hanno insistito, Paolo mi ha detto ‘dai facciamo sta roba, tanto volendo si può uscire, quindi se ci rompiamo le palle o stiamo male molliamo il colpo’. E così doveva essere, ma in realtà non è andata così”.

Marco risponde così a tutti coloro che gli hanno dato del “paraculato” o che hanno supposto che il suo comportamento fosse in qualche maniera "guidato" dalla produzione, continuando così: “Il motivo per cui non ci facevano uscire dal programma, era perché io e Paolo, stavamo portando molti ascoltatori nuovi, attraverso il mio programma radiofonico che ha una fan base di 4 milioni di ascoltatori […]. Fino alla quinta settimana è stato un incubo, ero determinato ad andarmene, poi Paolo è stato male mi ha chiesto di rimanere con lui e successivamente alla sua ripresa ero interessato a vincere.

Marco ha concluso poi parlando del duro impatto psicologico che gli è derivato dal programma: “Niente di quello che si dice è vero, lì nessuno ci ha passato nulla, non ci sono favoritismi. Una cosa interessante è che prima di entrare ci hanno fatto compilare un bel po' di domande, 600 a testa, tutte sull’aspetto psicologico. Infatti, durante il programma, un giorno a settimana ricevevamo la visita di uno specialista perché verso la fine i disagi ed i problemi cominciavano a farsi sentire”.

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