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Emy Buono, ecco come sta andando la vita in convento dell'ex OnlyFans
La storia di Emy Buono, da modella di contenuti hard alla riabilitazione in convento, ha fatto il giro del mondo: eccola tra rosari, cucina e suore
Emy Buono non è solo una ragazza che crea contenuti sui suoi account social. Emy Buono è una modella napoletana che, dopo aver chiuso il suo account su una nota piattaforma per adulti per la fuga di contenuti porno, ha optato per una riabilitazione non convenzionale: un periodo all'interno del convento delle Suore Oblate del Bambino Gesù di Sorrento, tra la costruzione di rosari colorati e la preparazione del cibo in cucina.
La modella racconta infatti la sua giornata in convento con una serie di video condivisi sui suoi social, in cui si mostra spesso con le sue guide spirituali, suor Daniela e suor Amalia. In alcune storie condivise di recente, infatti, Emy Buono si vede in compagnia delle sorelle in momenti di convivialità: la creazione di rosari colorati destinati alla vendita per il sostentamento della congregazione, al mercato a fare la spesa, in cucina intenta alla preparazione di uno dei suoi piatti di battaglia (il pollo con le cipolle in agrodolce), a cena con le suore.
Ma la storia di Emy Buono è molto distante dal luogo in cui si trova adesso. Classe 1998, la ragazza era stata una delle protagoniste della festa scudetto del Napoli, dove si era spogliata per festeggiare il terzo titolo degli azzurri: già qui la prima disavventura, palpeggiata da alcuni presenti durante i festeggiamenti. Ma il vero problema arriva dopo, quando, a seguito di una fuga di contenuti hard pubblicati su una nota piattaforma per adulti, la ragazza ha passato un periodo orrendo: “I contenuti che ho pubblicato a pagamento sono diventati virali, li hanno visti tutti anche i genitori del mio compagno”, aveva dichiarato in un’intervista. Aggiungendo: “Avevo lo stesso pensiero e la stessa idea di Maria Sofia Federico. Oggi posso dire che non guardavo in faccia la realtà. Sono caduta in depressione, sono stata chiusa per due mesi in casa, ho preso anti-depressivi e ho pensato anche al suicidio”.