TUTTO NEWS
Credits: Getty Images
30 Agosto 2023
Redazione 105
Aurora Ramazzotti dimostra di tenere alla privacy della sua famiglia: chiunque segua la giovane influencer, figlia di papà Eros Ramazzotti e di mamma Michelle Hunziker e da poco diventata mamma a sua volta, sa che del figlio Cesare non ci sono tracce evidenti, almeno non attraverso fotografie che lo ritraggano frontalmente, mostrando il suo viso. E in una recente storia pubblicata sui suoi social, Aurora Ramazzotti ha spiegato perché non lo mostra (e non lo mostrerà) ai suoi tanti follower che la seguono.
Tutto nasce, infatti, con la foto di un neonato che la giovane mamma ha pubblicato tra le sue storie. In moltissimi hanno commentato, sostenendo che il bambino (visto per la prima volta in volto) fosse Cesare, il figlio di Aurora Ramazzotti, o che assomigliasse al nonno, Eros Ramazzotti. Ma la risposta della giovane non si è fatta attendere (e ha dato una risposta alla domanda sul perché non lo mostra).
“Mi fate morire - ha scritto Aurora Ramazzotti nelle stories - finalmente si vede Cesare, uguale al nonno, uguale al papà. Ragazzi non è Cesare, è il bambino di una signora che mi ha taggata perché ieri ho consigliato di dare ai bebè la carta forno. Non è Cesare, quindi siete false che scrivete che è uguale al papà”. Ha poi continuato: “Non sapete quanto vorrei poter condividere momenti di vita insieme a mio figlio con voi. Farvi vedere quanto è dolce, stupendo, simpatico e quanta gioia ha portato alle vite di tutti. Per me è privarmi del racconto di un pezzo di me che si evolve con lui”.
Ma la spiegazione della scelta di non mostrare foto del figlio Cesare è arrivata subito dopo: “L’ho capito solo tenendolo tra le mie braccia che era qualcosa di troppo perfetto e indifeso per esporlo a quello che si annida sui social (e di cui tutti, io compresa, facciamo parte). Vedo quotidianamente tante cose che mi spaventano e con lui non voglio correre alcun rischio. Non so niente di essere genitore e sto imparando giorno per giorno ma credo che dargli la possibilità di scegliere per sé sia il minimo che io possa fare”.