Loading

TUTTO NEWS

Autunno, tempo di castagne ma non mangiarle dopo la frutta: perché

Redazione 105

Sono una delle prelibatezze che l’autunno ci offre, ma bisogna stare attenti agli abbinamenti per evitare di incorrere in spiacevoli sorprese

Non c’è autunno senza castagne, uno dei suoi simboli per eccellenza. Amate per il loro sapore distintivo e versatilità in cucina, sono anche ricche di proprietà nutrizionali significative. Tuttavia è essenziale integrarle nella dieta in modo oculato per evitare errori che potrebbero influire negativamente sulla salute. 

Dal punto di vista nutrizionale, infatti, le castagne contengono circa l’84% di carboidrati, il 7% di proteine e il 9% di grassi per ogni 100 grammi. Inoltre sono una fonte significativa di vitamine e minerali, tra cui niacina, riboflavina, tiamina, potassio, calcio, fosforo, ferro e rame. Sono un alimento ricco di energia, fornendo circa 100 calorie ogni 400 grammi se consumate crude. 

Nonostante siano generalmente ben tollerate e non interagiscano negativamente con farmaci o altre sostanze, è importante fare attenzione all’abbinamento delle castagne con altri alimenti nella dieta. In particolare è consigliabile evitare di consumarle nello stesso pasto con alimenti ricchi di amidi, come pasta, pane, patate o frutta fresca

Il motivo? Questo abbinamento potrebbe aumentare il carico glicemico del pasto, stimolando una maggiore produzione di insulina, ormone che favorisce l’aumento di peso. Per questo si consiglia di limitare il consumo di castagne a 6-7 al giorno per mantenere una dieta equilibrata.

Per inserire le castagne in una dieta sana è bene consumarle con moderazione e bilanciare il loro impatto sulla glicemia. Possono essere incluse nella colazione insieme a fonti proteiche come yogurt o latte, sostituire i dolci o essere aggiunte alle zuppe per un tocco saporito. È meglio poi abbinarle a fonti proteiche come carne, pesce o legumi a pranzo e cena, aggiungendo una piccola quantità di grassi salutari provenienti da noci, mandorle o olio extravergine d’oliva. Evitiamo invece l’accostamento con alimenti ad alto contenuto di amidi e zuccheri facilmente assimilabili.

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.