Matteo Berrettini: "Ho pensato di smettere, vedevo tutto buio"

La vita è un viaggio pieno di alti e bassi e spesso ci sono molti ostacoli più difficili di altri da superare. Il fatto che si è belli, ricchi e famosi non significa che si è anche felici. Il tennista Matteo Berrettini, ad esempio, sta vivendo un momento delicato dal punto di vista emotivo e psicologico, che per fortuna sta riuscendo a superare con tanta forza di volontà.

Durante un’intervista a Vanity Fair, il tennista ha parlato di questo delicato momento della sua vita: “Ho visto il buio, ci sono state mattine in cui non avevo voglia di alzarmi dal letto, di fare fisioterapia. In questi anni ho imparato tante cose, anche a stare nel buio. Mi sono fermato perché la testa e il corpo non andavano più insieme, mi mancava per la prima volta la voglia di andare in campo. Poi, pensandoci, ho capito che il tennis è una delle cose che insieme alle persone che amo mi rende felice e così, piano piano ho iniziato a risalire”.

Dopo un primo periodo abbastanza difficile, adesso il tennista sembra aver ritrovato la via della serenità: “Ora voglio godermi il viaggio. Tornare a fare un passo alla volta come facevo agli inizi”. Poi su Vincenzo Santopadre, il suo storico coach, dice: “È strano abituarmi a non averlo più con me. Tutta la vita da giocatore l’ho passata con lui, ma eravamo arrivati ad un punto in cui non avevamo più niente da dare. Però resteremo uniti per sempre”.

Al momento, in attesa di tornare sul campo, Matteo si trova con la squadra a Malaga: “Prima di decidere di andare, ho aspettato che tutti i ragazzi fossero d’accordo ad avermi con loro. Per me ora è importante essere qui, respirare l’atmosfera delle competizioni, il gruppo è compatto e motivato. Io spero di esserci alla prossima occasione, per adesso tiferò dalla panchina”, conclude l’atleta.