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Aurora Ramazzotti si sfoga sui social: "Ecco cosa mi terrorizza"
“Mio figlio avrà dentro un mondo che è diverso dal mio e dovrò fare del mio meglio per esserci e insegnargli a sentirsi libero di provare qualsiasi emozione”
Attraverso il suo profilo di Instagram, Aurora Ramazzotti ha condiviso un pensiero per il 25 Novembre, la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Un giorno in ritardo e riassunto sempre troppo brevemente, ma tanto un giorno non basterebbe e neanche tutte le parole del mondo”.
Inizia così il discorso della figlia di Eros Ramazzotti e Michelle Hunziker, che da poco è diventata mamma. “Arriverà il momento in cui Cesare mi chiederà perché esiste un giorno contro la violenza sulle donne? - continua Aurora - Lo spero così tanto perché, se avrò fatto un buon lavoro, storcerà il naso davanti a qualsiasi forma di violenza, sia psicologica che fisica, dichiarerà il suo disagio quando ne sarà testimone. Per lui, spero, non ci sarà distinzione, ma forse si domanderà perché proprio le donne? E io dovrò essere brava a spiegarglielo. Tutto questo mi terrorizza”, ha scritto la giovane mamma sui social.
“Non ho idea di cosa provi un maschio a sentirsi parte di qualcosa di così orribile, perché lo so (e lo sappiamo) che non si tratta di tutti. Ma penso che tutti invece siano colpiti dalla violenza di genere, anche gli uomini stessi soffrono gli stereotipi con cui si confrontano. Mio figlio avrà dentro un mondo che è diverso dal mio e dovrò fare del mio meglio per esserci e insegnargli a sentirsi libero di provare qualsiasi emozione. Quelle belle e quelle brutte”.
“Quelle che provengono da te e quelle che provengono da costrutti sociali che inevitabilmente fanno breccia in casa - ha scritto sui social - Allontanandosi da un comportamento dichiarandolo sbagliato sia che ne sia vittima o artefice, ad esempio, o riconoscere quando c'è un disequilibrio. Ed essere sempre in ascolto. Con rispetto l'uno per l'altro ma in ascolto”. Per concludere il suo pensiero, Aurora Ramazzotti ha detto: “E visto che una rivoluzione non so proprio come farla, inizierò da Cesarino. Auguratemi buona fortuna”.