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Possono nascere i bambini nello spazio? Lo studio di un'azienda
Una start up olandese sta cercando di risolvere i problemi etici e pratici legati alla sopravvivenza umana su altri pianeti
A primo impatto si potrebbe pensare che alcuni temi appartengano alla fantascienza e sono spesso trascurati, ma non è così. Lo sa bene la startup olandese SpaceBorn United che indaga sulla procreazione umana nello spazio: l’azienda sta cercando di risolvere i problemi pratici ed etici legati alla sopravvivenza umana su altri pianeti.
La procreazione umana nello spazio è un problema complesso, che coinvolge questioni etiche, mediche e tecnologiche. Il CEO di SpaceBorn United, Egbert Edelbroek, ritiene che la procreazione naturale nello spazio sia attualmente impossibile a causa delle radiazioni spaziali e delle possibili alterazioni nello sviluppo embrionale in assenza di gravità. Nonostante ciò, la startup olandese sta cercando soluzioni per risolvere il problema, concentrandosi sulla fecondazione in vitro nello spazio.
Gli scienziati hanno sviluppato un dispositivo per attuare questo processo, utilizzando come cavia da laboratorio i topi. SpaceBorn United prevede di lanciare le prime cellule per la fecondazione in vitro nello spazio entro la fine del 2024, al fine di determinare la fattibilità della procreazione in orbita con le tecnologie attualmente sviluppate dalla startup. Tuttavia, l'obiettivo a lungo termine di produrre embrioni umani presenta problemi etici e morali, motivo per cui la ricerca sta esplorando le possibilità della fecondazione dei topi nello spazio.
Ciò nonostante, secondo il CEO di SpaceBorn United, Egbert Edelbroek, il progetto potrebbe rivelarsi più importante di quanto pensiamo, in quanto la procreazione nello spazio è fondamentale per la sopravvivenza dell'umanità nell'esplorazione interplanetaria.