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Credits: Getty Images
05 Dicembre 2023
Redazione 105
Il forte legame tra memoria e olfatto è noto da tempo ed è stato oggetto di trattazione in diverse opere letterarie. Meno nota è invece la capacità degli odori di migliorare la memoria e rallentare il declino cognitivo degli anziani. Uno studio recente condotto dall’Università della California, pubblicato sulla rivista Frontiers in Neuroscience, ha infatti rivelato che gli odori non solo influenzano la memoria, ma possono anche ritardare il declino cognitivo negli anziani.
La perdita cognitiva negli anziani è un problema crescente nella nostra società e da qui nasce la necessità di sviluppare trattamenti domiciliari economici, semplici ed efficaci. Questo studio è stato condotto per esplorare l’uso dell’arricchimento olfattivo durante la notte per migliorare la capacità cognitiva negli anziani sani.
Per arrivare alle conclusioni, la ricerca ha coinvolto 43 adulti sia maschi che femmine di età compresa tra 60 e 85 anni, divisi in due gruppi. Uno di essi ha funto da gruppo di controllo, mentre l’altro è stato esposto ogni notte a sette diversi profumi diffusi da diffusori per due ore. Le persone appartenenti al gruppo di controllo, invece, hanno avuto la stessa esperienza con quantità minime di odorante.
Dopo sei mesi, i partecipanti del secondo gruppo sono stati sottoposti a valutazioni neuropsicologiche ed a scansioni fMRI che hanno mostrato un miglioramento del 226% rispetto al gruppo di controllo nel test di apprendimento verbale uditivo di Rey. Inoltre alcune regioni del loro cervello hanno evidenziato piccole modifiche associate a un aumento dell’efficienza cognitiva.
Gli esperti hanno sottolineato che l’invecchiamento spesso comporta un deterioramento della sensibilità olfattiva, il quale può precedere il declino cognitivo. Per questo motivo, l’arricchimento dell’ambiente con odori potrebbe rappresentare un approccio semplice ma efficace per contrastare questa forma di invecchiamento.