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Gli errori grammaticali possono provocare un fastidio fisico

Redazione 105

Le ricerche condotte da due team di esperti dimostrano che esiste una seria correlazione tra linguaggio, mente e personalità

Sentire parlare una persona che commette numerosi errori grammaticali è davvero fastidioso, ma forse non tutti sanno che questa cattiva abitudine può creare del vero e proprio disagio fisico in alcuni soggetti. Ecco perché molti tendono a correggere gli errori grammaticali altrui. 

Un team dell’Università di Birmingham ha realizzato un interessante studio che approfondisce la questione, per capire se chi corregge gli altri prova davvero fastidio o lo fa semplicemente per abitudine. Nello studio è stata trovata una correlazione tra la tendenza a correggere gli errori grammaticali e la frequenza cardiaca. Sfruttando il concetto di variabilità di quest’ultima, i ricercatori hanno scoperto che in condizioni di stress, la frequenza cardiaca è estremamente regolare rispetto a quando si vivono momenti di calma. 

La grande scoperta dello studio pubblicato sul Journal of Neurolinguistics è che la variabilità dei battiti cardiaci si riduce in risposta agli errori grammaticali. Questo vuol dire che le distrazioni linguistiche aumentano il livello di stress in alcune persone. Più errori siamo costretti ad ascoltare, più il nostro battito cardiaco esprime lo stress che proviamo. La professoressa Divjak ha dichiarato che la ricerca può aiutare a comprendere meglio la connessione tra la nostra fisiologia e la cognizione

La ricerca tranquillizza tutti coloro che si sentono antipatici quando correggono gli errori grammaticali degli altri. Infatti, è stato condotto un nuovo studio dall’Università del Michigan, che ha approfondito anche questo aspetto. Sottoponendo a un gruppo di 83 persone una serie di email contenenti errori grammaticali, è stato chiesto ai partecipanti se volessero condividere le proprie correzioni. I più infastiditi sono risultati maggiormente introversi e hanno deciso di non condividerle. I più tolleranti, invece, sono stati più disponibili a esprimere le proprie riflessioni. Queste due ricerche dimostrano che esiste una seria correlazione tra linguaggio, mente e personalità, che giustificherebbe i nostri fastidi.

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