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05 Marzo 2024
Redazione 105
Nei rapporti intimi, l’odore naturale della pelle è più importante di quanto si creda. Lo testimonia l’olfattofilia, ossia la preferenza sessuale stimolata dall’odore delle persone. Non parliamo del profumo che indossa il partner, né tantomeno dei feromoni che il corpo secerne, ma dell’odore sprigionato dalla pelle e dalle zone erogene. Ci riferiamo a tutti i liquidi corporei, a partire dalla sudorazione fino allo sperma: sappiate che, più trovate sgradevole l’odore dell’altro, più potreste essere geneticamente compatibili.
Per capire bene questo concetto è necessario citare la ricerca pubblicata nel 2003 sul Behavioral Ecology Journal, che analizza la “dissimilarità del profumo”. Secondo questa teoria, le persone tendono a preferire un odore con un genotipo profondamente diverso dal proprio. In poche parole, scegliamo un odore differente dal nostro: ecco perché più il partner ha un profumo dissimile e a tratti sgradevole, più potrebbe essere quello giusto. Questa teoria è stata dimostrata tramite una curiosa ricerca, che ha chiesto a un gruppo di uomini di indossare la stessa maglietta per due giorni consecutivi senza mai lavarla. Le donne, poi, hanno dovuto indicare quale profumo trovavano più attraente dal punto di vista sessuale. E qui è entrata in gioco l’olfattofilia, ossia l’eccitazione sessuale derivante dall'odore naturale di una persona.
Dall’esperimento è emerso che le donne trovavano più attraenti gli uomini con un profilo immunitario diverso dal loro. Secondo gli studi sulla “body odor attractiveness”, troviamo più sensuali tutti quegli odori che non ci sembrano familiari. Questo garantisce l’evoluzione della specie ed evita accoppiamenti con chi ha le nostre stesse problematiche immunitarie. Ovviamente, le cose non vanno sempre così: scegliere una persona con un odore diverso dal nostro non garantisce che essa sia la nostra anima gemella, ma può essere un ottimo punto di partenza.