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Dalla mente alla macchina: ecco il futuro del controllo mentale
“Decodifichiamo l’intenzione umana, incluso con quale oggetto interagire, come interagire e dove interagire”
Avete mai desiderato avere un robot che svolge le faccende di casa al posto vostro? Presto sarà possibile grazie a un team di ricercatori, e se questa notizia non vi sorprende abbastanza, sappiate che il robot è telecomandabile con la sola forza del pensiero.
I ricercatori che lavorano nell’ambito delle BRI sono sulla buona strada per la costruzione di interfacce artificiali che consentono al cervello umano di comunicare con un robot attraverso il pensiero. Gli studenti dello Stanford Vision Lab hanno realizzato NOIR, che consente di imputare ordini solo con la mente. Il device a forma di cuffia è in grado di monitorare l’attività cerebrale tramite elettroencefalogramma e di convertirla in comandi.
“NOIR utilizza dispositivi EEG non invasivi per registrare le attività cerebrali. Decodifichiamo l’intenzione umana, incluso con quale oggetto interagire (tramite SSVEP), come interagire e dove interagire – hanno spiegato i ricercatori - l’efficacia di NOIR è migliorata da algoritmi di apprendimento dei robot basata su foundation models. Ciò consente a NOIR di adattarsi ai singoli utenti, prevederne le intenzioni e ridurre il tempo e lo sforzo umano”.
Si tratta senza dubbio di un’invenzione che potrebbe cambiare la vita a moltissime persone, eliminando l’impegno delle faccende domestiche. Il dispositivo, infatti, permette di arrivare a casa, dare dei comandi e rilassarsi sul divano mentre il robot svolge i compiti che gli abbiamo chiesto. I ricercatori hanno spiegato perché potrebbe essere uno strumento rivoluzionario per le persone con problemi di mobilità: “Consentirebbe a queste persone di svolgere le attività della vita quotidiana e le attività strumentali, migliorando notevolmente la loro indipendenza e la qualità di vita complessiva”.