Tutto news
Matteo Garrone sull'esito degli Oscar: "Era possibile vincere"
"’Io capitano' è comunque un film davvero strano. È stato rifiutato da alcuni festival e da tanti distributori”
Tornato a casa a mani vuote dalla notte degli Oscar, Matteo Garrone, ospite al teatro Petruzzelli di Bari, ha parlato della sua esperienza agli Academy Awards a cui ha partecipato con il film Io capitano. Benché la sua pellicola fosse considerata la favorita in gara per la vittoria della statuetta al Miglior Film Straniero, il premio è stato assegnato a La zona d’interesse del regista inglese Jonathan Glazer.
Parlando alla platea del teatro, il regista ha espresso il suo dispiacere per la mancata statuetta, sottolineando: "Era possibile vincere. Purtroppo la campagna degli Oscar non è andata come doveva andare, non abbiamo avuto il distributore americano giusto che ha investito quello che andava investito e poi, soprattutto, nessuno ci ha detto che si poteva correre in tutte le categorie. Una cosa che fa la differenza perché è una gara in cui non tutti partono alla pari. Se corri per tutte le categorie hai come votanti tutti i diecimila dell'Academy, mentre per la categoria miglior film straniero a votare sono solo in mille".
Quello di Garrone è un film che ha spaccato in due l’opinione nel mondo del cinema. Benché abbia trionfato all’80° Mostra del Cinema di Venezia, aggiudicandosi il Leone d’Argento, la pellicola è stata rifiutata da altri festival e altrettanti distributori. "’Io capitano' è comunque un film davvero strano. È stato rifiutato da alcuni festival e da tanti distributori e anche il fondo europeo di Eurimages, che in genere ha sempre sostenuto i miei film, questa volta ha detto no. Non ho avuto nessuna motivazione scritta, ma quando poi l'ho chiesto mi hanno detto che era stato bocciato: ‘perché trattava un tema così drammatico in maniera avventurosa’".
Il regista, infine, ha parlato dell’iniziativa che prenderà avvio a breve: "Ad aprile andremo in Senegal, dove tutto è iniziato, e porteremo il film nei villaggi più remoti con degli schermi mobili. Vale a dire che torneremo dove i due protagonisti esordienti, Seydou Sarr e Moustapha Fall, hanno cominciato il loro viaggio".