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Mangiare con le mani? Per alcuni è più bello (e buono)

Redazione 105

Il nuovo libro di Allan Bay è “Elogio del mangiare con le mani”: ma quali sono i cibi che non necessitano di forchetta e coltello per essere assaporati?

Diciamoci la verità: a chi non piace mangiare con le mani? Gesto ancestrale che risale alla notte dei tempi e che fanno tutti i bambini nei primi anni di vita, questa usanza si perde nel tempo, quando mamma e papà ci insegnano che è buona etichetta sedersi a tavola e assaporare ogni pietanza di un menu con le posate. 

Eppure, non è così per Allan Bay, critico enogastronomico che ha recentemente pubblicato il suo ultimo libro, “Elogio del mangiare con le mani”: secondo la sua recensione, si tratta di “un’esortazione ad assaporare l’esistenza in modo più leggero e spontaneo: ad accarezzarla e maneggiarla, toccarla e soppesarla, per poi portarla alla bocca e goderne”

Anche perché, a ben pensarci, ci sono moltissime pietanze che, ancora adesso, si mangiano con le mani… e non per forza bisogna andare lontani dall’Italia per trovarle! Qui si seguito, dunque, vediamo assieme quali sono quei cibi che ancora adesso ci è “concesso” di mangiare con le mani.

  • Tacos: originari del Messico, i tacos sono tortillas ripiene di carne, pesce, verdure e condimenti vari che vengono piegate e consumate con le mani.
  • Samosa: uno snack popolare in India, le samosa sono pasticci ripieni di patate, piselli, spezie e carne o verdure, avvolti in una crosta sottile e fritti fino a doratura.
  • Pizza: spesso tagliata in fette o spicchi, la pizza è facile da prendere con le mani e mangiare senza bisogno di posate.
  • Cuoppo: una miscela di frittura napoletana, composta da una varietà di pesce e frutti di mare fritti, e a volte anche verdure come zucchine o melanzane. Il cibo fritto viene solitamente servito in un cono di carta o in un cestino di carta e può essere gustato comodamente con le mani.

Injera con Doro Wat: è un pane sottile e spugnoso originario dell'Etiopia e dell'Eritrea, spesso servito con Doro Wat, uno stufato di pollo speziato. Con le sole mani, si strappa l'injera e si usa per raccogliere il cibo.

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