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Madre in lacrime in aeroporto: “Io dimenticata da mia figlia”

Redazione 105

In un video, una madre si mostra in lacrime mentre piange in aeroporto. Il motivo? La figlia, invece di ricordarsi di andarla a prendere, è uscita con le amiche

Nelle ultime ore è diventata virale sui social la storia di una madre in lacrime che, in un video, ha sfogato tutta la sua tristezza e la sua rabbia nei confronti della figlia dopo che quest’ultima si è dimenticata di andarla a prendere in aeroporto.

La registrazione è stata fatta dalla donna direttamente dallo scalo aereo dello Utah, negli Stati Uniti: qui, seduta sulle poltroncine d’attesa dell’hub e con in spalla ancora lo zaino, visibilmente scossa e rattristata, la madre ha registrato un video selfie in cui ha spiegato la sua situazione e il motivo della sua amarezza.

Mia figlia - si sente dire direttamente dalla donna nel video - non è venuta a prendermi qui in aeroporto, nello Utah. Si è dimenticata che sarei venuta a trovarla e invece di presentarsi qui è andata a cena con le sue amiche, lasciandomi da sola”. E aggiunge: “Io però non l’ho mai dimenticata da nessuna parte. I figli dimenticano molto facilmente le loro madri, ma io non l'ho dimenticata. Non l'ho mai dimenticata. Sono molto triste perché non pensavo che questa cosa non sarebbe mai successa a me, e nemmeno a lei”, sono le parole amare della signora.

Al momento non è ancora noto se la madre abbia ritrovato la figlia o se abbia deciso di tornare nel luogo da cui proveniva. Di certo, tutta questa storia non è passata inosservata dai tanti utenti social che hanno deciso di commentare il video, ciascuno a modo proprio.

Povera signora - ha detto qualcuno - Trattate bene le vostre madri, perché le madri sono sacre, è da loro che veniamo al mondo, soffrono affinché la nostra vita possa realizzarsi”. Ma c’è stato anche chi, tra gli utenti, ha parlato di “esagerazione”: “Risolva i suoi problemi in privato, signora”, le è stato consigliato. Ma anche: “Se a tua figlia non importa di essersi dimenticata di te, fatti quattro domande”.

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