Ambra Angiolini e l’ipocrisia nei media: l’accusa di body shaming

Ambra Angiolini, nota conduttrice e attrice italiana, ha recentemente pubblicato su Instagram un commovente carosello di articoli e video riguardanti il suo esordio nel mondo dello spettacolo. Questo post, però, non celebra successi artistici, ma mette in luce un aspetto doloroso della sua carriera: il body shaming subito dai media. “Palloncino gonfiato”, “Extra-large”, “Ha qualche chilo di troppo”, sono solo alcune delle frasi che risaltano nel suo post.

Angiolini fa commuovere i lettori con un lungo messaggio, in cui riflette sulla profonda ipocrisia della televisione e della carta stampata: "Probabilmente non si può più dire niente solo perché avevano già detto tanto… troppo", scrive. A soli 17 anni Ambra era già vittima di quello che oggi viene definito "body shaming", anche se in quegli anni il termine non era ancora in uso. 

"Se in quel periodo, avevo solo 17 anni, qualcuno mi avesse fatto notare che non ero più 'spensierata' invece di sottolineare ovunque quanto io fossi diventata grassa, avrei cercato di tornare ad essere più 'mia' che di tutti", ha scritto.

Il suo post non è passato inosservato, ricevendo un ampio sostegno da colleghi e fan. Cristiana Capotondi e lo scrittore Jonathan Bazzi hanno espresso parole di affetto e supporto. Angiolini ha concluso con una riflessione sugli "haters" di oggi, sottolineando di non cercare pietà o vittimismo ma di rimettere le cose a posto. "Io alla fine ho vinto una guerra che non doveva nemmeno essere combattuta," scrive con orgoglio. Il suo messaggio risuona come un potente monito contro il body shaming e una celebrazione della resilienza.

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