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Rifiuta il doppio stipendio come babysitter: ecco perché

Redazione 105

Una ragazza cui era stato offerto un doppio stipendio per un lavoro come babysitter ha rifiutato: “Il bambino aveva 23 anni”

Nella vita lavorativa può succedere di tutto. Anche decidere di rifiutare un doppio stipendio per un lavoro di babysitter perché la persona cui si dovrebbe badare è un bambino di 23 anni. Protagonista di questa bizzarra storia, che lei stessa ha raccontato sui suoi social, è stata Veronica, una ragazza venezuelana che vive negli States e che ha deciso di condividere la sua storia con i suoi follower.

Questa famiglia ha promesso di pagarmi 35 dollari l’ora - racconta Veronica nel suo video social - per prendermi cura del loro bambino. A quel tempo guadagnavo 18 dollari l’ora”, pertanto l'offerta iniziale, che includeva anche “molti benefits come un'assicurazione medica, un abbonamento in palestra e la copertura delle spese di trasporto, non poteva essere rifiutata. 

Eppure, l’epifania è arrivata solo durante l'incontro avuto di persona in casa della famiglia. “Ho chiesto alla coppia com'era il loro figlio, per conoscerlo e farmi un'idea su di lui. Mi hanno risposto che era un ragazzo molto timido e poco loquace”, salvo poi scoprire che il "bambino" di cui si sarebbe dovuta occupare era in realtà un adulto di 23 anni.

La coppia mi ha rivelato che il loro figlio aveva 23 anni e dovevo accompagnarlo in palestra. Ho chiesto loro se il giovane avesse qualche disabilità, dato che non lavoro in questo settore. Non sono una specialista in materia: non ho alcuna laurea o corso che mi aiuti a trattare questi casi”. Ma la risposta dei genitori ha chiarito che il giovane “era semplicemente molto timido» e «non aveva mai avuto una ragazza”. Ragazza che, nelle intenzioni dei genitori, sarebbe dovuta essere proprio Veronica.

La quale ha deciso di declinare l'offerta. “Sono rimasta senza parole. Li ho ringraziati per l'opportunità e i vantaggi, anche se ho risposto che non ero interessata all'offerta. Non si trattava del lavoro a cui mi dedicavo. Mi occupo di bambini piccoli, non sapevo che esistessero le 'babysitter' per i giovani adulti”. 

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