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Harry: “Quando è morta mia mamma Diana ho represso le emozioni”
Il principe è ambasciatore per un’organizzazione che sostiene i giovani che hanno perso un genitore nell’esercito
Il principe Harry in un video molto toccante ha invitato bambini e ragazzi a esprimere le proprie emozioni, soprattutto nei momenti più difficili. Il secondogenito di Carlo e Lady Diana è ambasciatore globale per Scotty’s Little Soldiers, un’organizzazione che sostiene i giovani che hanno perso un genitore nell’esercito. Un tema a lui molto caro, quello della perdita di un genitore, che racconta in questo filmato. Ha infatti condiviso la sua esperienza di come ha affrontato il lutto della morte di Diana, scomparsa quando lui aveva solo 12 anni.
Ha affermato: “È così facile da bambino, ti convinci che la persona che hai perso ti vuole triste il più a lungo possibile per dimostrare che le manchi. Solo con il passare del tempo arriva la consapevolezza che, chi se n’è andato, in realtà ti vuole felice”. All’epoca, Harry si è sentito solo e senza sostegno e ciò lo ha portato a reprimere ciò che provava. Poi ha cercato un modo per affrontare il dolore. “All’inizio non volevo parlarne perché mi rendeva triste, ma una volta realizzato che, parlandone, si celebra la loro vita, allora le cose diventano più facili”.
Proprio per il suo passato, Harry a esortato a non sopprimere le proprie emozioni perché non è sostenibile e alla fine può “divorarti dentro”. Il video è stato girato a maggio durante l’ultima visita del principe nel Regno Unito e nel filmato lo vediamo parlare con Nikki Scott, fondatrice di Scotty’s Little Soldiers. A sua volta Nikki ha raccontato il momento straziante in cui ha dovuto dire a suo figlio di cinque anni, Kai, che suo padre, il caporale Lee Scott, era stato ucciso in Afghanistan.