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Khaby Lame: “Nelle case popolari non potevo subire il razzismo”

Il TikToker ha anche parlato dell’essere fortemente religioso e di aver rinunciato a molti soldi pur di non pubblicizzare alcol e sigarette

Khaby Lame: “Nelle case popolari non potevo subire il razzismo”

Credits: Getty Images

09 Luglio 2024

Redazione 105

Khaby Lame, 162 milioni di follower su TikTok e più di 80 su Instagram, è uno dei creator italiani più famosi al mondo. Dopo essere diventato celebre durante la pandemia, il suo successo è schizzato alle stelle diventando una star internazionale. In un’intervista al Corriere della Sera, il TikToker ha svelato qualche indizio sul suo prossimo progetto ovvero un film. Si tratta di una produzione internazionale che fa il verso a Mission Impossible. Lame ha spiegato: “Sarò 00Khaby, una spia segreta. Gireremo in diverse parti del mondo: Los Angeles, l’Italia, Montecarlo, Abu Dhabi. Dovrò risolvere un problema internazionale e non me la caverò molto facilmente. Dovrò sudarmela e ho deciso che non vorrò usare stuntmen, mi allenerò”. 

Ora sembra tutto così facile per Khaby, ma in passato non lo è stato. Non si può parlare di razzismo perché “non ne ho sofferto ma perché sono cresciuto nelle case popolari, lì siamo tutti neri, cinesi, indiani. Come puoi essere razzista? Quella cosa è difficile che passi. Poi, c’è sempre qualcuno fatto alla vecchia maniera?”. In questi contesti “i ragazzi ci provano a sognare. Ma poi vai avanti e capisci che sei abbandonato. Parlo di neri, bianchi, cinesi, indiani. Tutti. Abbandonati. Sotto elezioni arrivava l’assessore di turno con i pop corn e le bevande a fare promesse. E poi spariva, sempre. Così è difficile sognare. Così si può iniziare a fare le cose sbagliate, a frequentare persone che non vanno bene”.

Il tiktoker ha anche parlato del suo rapporto con la religione. Khaby Lame è musulmano ed è molto credente e per questo ha sempre rifiutato di pubblicizzare con il suo lavoro sigarette e alcool: “Sono musulmano, credo fortemente come il resto della mia famiglia. Nel rispetto di tutte le religioni vivo la mia vita cercando di non fare male a nessuno. Sono assolutamente contrario a pubblicizzare prodotti come sigarette o alcool. Ho rinunciato a molti soldi perché me ne hanno proposte tante ma non voglio spingere in alcun modo al consumo di quei prodotti”. 

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