Come l'orgasmo femminile "salva" la mascolinità

Dietro ogni uomo eterosessuale che si rispetti c'è una donna sessualmente soddisfatta. Solo negli Stati Uniti circa 30 milioni di uomini convivono con la disfunzione erettile, mentre si stima che 2 maschi americani su 100 non producano testosterone entro un intervallo sano tipico, una condizione nota come ipogonadismo maschile. Fortunatamente, farmaci come il Viagra e integratori di testosterone hanno aiutato per decenni gli uomini con bassi livelli di testosterone a raggiungere una vita sessuale più soddisfacente.

Tuttavia, un nuovo studio, pubblicato su Archives of Sexual Behavior, ha esplorato come l'uso di queste terapie che aumentano la libido influenzi la percezione che la società ha della mascolinità. E, in definitiva, i ricercatori di psicologia della Pennsylvania Western University hanno scoperto che questi farmaci hanno ben poca importanza se le donne con cui si accoppiano questi uomini raggiungono l'orgasmo.

I risultati hanno anche mostrato che gli uomini che usano il Viagra o le iniezioni di testosterone a scopo ricreativo, senza una causa medica sottostante, non sono considerati più mascolini degli uomini che li usano per curare la disfunzione erettile e i bassi livelli di testosterone.

Lo studio ha fatto luce sulla cosiddetta "regola dell'autosufficienza della mascolinità", una tendenza nella ricerca sulla salute sessuale che suggerisce che gli uomini sono considerati più virili quando non hanno bisogno di aiuto per raggiungere l'erezione e, cosa fondamentale, quando soddisfano la loro partner. "L'orgasmo della partner femminile serve a 'salvare' la percezione sociale della mascolinità persa a causa di bassi livelli di testosterone", hanno scritto i ricercatori nel loro rapporto.