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Cheratopigmentazione: la moda di cambiare colore agli occhi
Spopola, tra i vip e non solo, l’ultima follia social: è la cheratopigmentazione, ossia la nuova moda di cambiare colore agli occhi.
Una nuova follia social sta colpendo vip e non solo e ha un nuovo nome: parliamo della cheratopigmentazione, una tendenza estetica emergente che permette, in soldoni, di cambiare colori agli occhi in maniera irreversibile. Si tratta di un intervento chirurgico che costa circa 8.700 euro e che viene eseguito in meno di un'ora: il procedimento consiste nell'inserire pigmenti colorati all'interno della cornea attraverso un micro tunnel creato con un laser.
Matteo Piovella, presidente della Società Oftalmologica Italiana, avverte sui rischi associati alla cheratopigmentazione, definendo l'operazione come "delicata". Eppure, nonostante le preoccupazioni, la richiesta di questa operazione è aumentata notevolmente, con un incremento del 400% nelle ricerche online negli ultimi tre mesi. Il numero degli interventi annuali è inoltre cresciuto sei volte rispetto al 2020, alimentato da celebrità e influencer che condividono la loro trasformazione sui social. Ne è prova la testimonianza di Renato De Natale, chirurgo oculista romano, che ha affermato che la sua clinica accoglie pazienti da tutto il mondo, con una crescente domanda per questo tipo di intervento.
Ma come si fa a cambiare colore agli occhi? Ebbene, l'operazione, eseguita in anestesia locale, prevede due fasi: la creazione di un tunnel nella cornea e l'iniezione del pigmento. Prima del 2013, la tecnica laser non era utilizzata in ambito estetico e le alternative erano protesi colorate o la depigmentazione dell'iride, entrambe con rischi significativi.
I pazienti, prevalentemente giovani, spesso cercano colori particolari o effetti bizzarri come l'eterocromia, mentre alcuni richiedono modifiche uniche, come pupille a forma di logo. Il dottor De Natale sottolinea l'importanza di valutare attentamente il profilo psicologico dei pazienti e, quando necessario, rifiutare richieste non appropriate.