Achille Costacurta racconta: “Sono stato in un centro penale”

Dopo un periodo abbastanza turbolento, Achille, figlio di Alessandro Costacurta e di Martina Colombari, torna a mostrarsi sui social e ad aprirsi ai suoi fan. Con una diretta su Tik Tok, sabato 7 settembre il giovane ha raccontato alcuni dettagli della sua vita e del suo passato.

“Sono stato un anno e sette mesi in un centro penale a Parma. Eravamo ragazzi di tutte le età. Eravamo in camere da 4 ed eravamo in 30”, ha spiegato il 19enne. "Ci davano massimo un cucchiaino di parmigiano a pranzo e uno a cena, il ketchup e la maionese solo il sabato e la domenica, le bibite solo nei festivi. Sbagliando si impara e per fortuna l’ho capito adesso, meglio ora che a 50 anni". 

Il giovane ha deciso di raccontare la sua esperienza in un libro, nel quale parlerà anche della difficile “parentesi” in comunità: “Tanti ricordi traumatici li ho rimossi, però è diverso dal carcere, lì c'erano gli educatori. Non potevo uscire e non potevo fare nulla. Ci sono stato dai 15 ai 17 anni”,  ha detto. E aggiunto: “Sveglia alle 7:30, se tu alle 7:45 non eri già a fare colazione avevi una sigaretta in meno, ne avevamo dieci al giorno. Se tutti i partecipanti non erano in fila, non facevano mangiare nessuno. Facevano arrabbiare tutti con chi sbagliava. Robe assurde. Era un posto gestito dalla chiesa. Però questa esperienza dura mi è servita, ma la mia testa è un po’ matta e ogni tanto ci ricasco".

Il 19enne è quindi consapevole di aver fatto degli errori e adesso ha deciso di tornare a scuola e iniziare una nuova vita, più adulta: “Le polemiche? Faccio errori come tutti, ma sono un bravo ragazzo. Nella vita ho fatto tante cose, ho fritto in un bar, poi ho lavorato in ufficio. Poi ora mi sono fermato per pensare, il 3 ho un’udienza, poi vado a riscrivermi al liceo. Mi presento all’esame senza dover frequentare la scuola".