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Credits: Getty Images
16 Settembre 2024
Redazione 105
Perdere peso può rivelarsi un viaggio difficile e pieno di ostacoli, e non sempre i risultati arrivano come sperato. La frustrazione spesso si insinua, portando molti a gettare la spugna. Tuttavia, una nuova strategia emerge come alleato nel mantenere alta la motivazione: l'autocompassione. Si tratta della capacità di trattarsi con gentilezza e comprensione durante i momenti di difficoltà, un approccio che, secondo recenti studi, potrebbe fare la differenza nel raggiungere i propri obiettivi fisici.
Un gruppo di ricercatori della Drexel University ha studiato l’impatto dell'autocompassione sulla gestione del comportamento alimentare e delle difficoltà legate alla dieta. I risultati sono chiari: chi affronta i propri errori con una mentalità compassionevole, senza eccessiva autocritica, riesce a riprendere il controllo con più determinazione. Questo si traduce in una maggiore capacità di restare fedele al proprio piano alimentare e di superare le battute d’arresto.
Ma come integrare l'autocompassione in un percorso di dimagrimento? Il primo passo è fissare obiettivi realistici, evitando di puntare alla perfezione. Obiettivi troppo ambiziosi rischiano di alimentare frustrazioni e portare all’abbandono, mentre un approccio equilibrato permette di mantenere la calma anche di fronte alle difficoltà. Accettare che il cammino non sarà perfetto e che gli errori fanno parte del processo è fondamentale per ridurre l'autocritica.
Inoltre, essere consapevoli dei pensieri negativi e affrontarli con compassione può impedire che influenzino negativamente il percorso. La capacità di riconoscere e contrastare i pensieri autolesionisti è cruciale per mantenere il focus. Tuttavia, non bisogna dimenticare l’importanza del supporto esterno: amici, familiari o professionisti della salute mentale possono essere preziosi per superare gli ostacoli e mantenere una visione positiva a lungo termine.