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Giappone: vuoi dare le dimissioni? C’è chi lo fa al posto tuo

Redazione 105

Nel 2017 è nata una startup tramite la quale i clienti possono chiedere a un professionista di comunicare “l’addio” al posto loro.

Dare le dimissioni: una scelta spesso difficile ma a volte necessaria. Accade principalmente per due motivi, entrambi legittimi: situazioni insostenibili, oppure altre opportunità. Eppure per molti l’idea di comunicare al proprio capo la scelta di andar via crea un forte stato di ansia e insicurezza. E se qualcuno lo facesse “per delega”?

Un’azienda giapponese ha deciso di trasformare un bisogno in opportunità, offrendo esattamente questo servizio. Si chiama Exit ed è una startup che dal 2017 manda i suoi professionisti a dare le dimissioni al posto dei clienti. Il prezzo? Circa 20mila yen, ovvero circa 150 dollari.

Toshiyuki Niino, co-fondatore della startup, ha spiegato ad Al Jazeera che l’idea è nata quando lui stesso si è trovato a voler lasciare un impiego che gli stava stretto, vivendo male quel bisogno: in Giappone infatti dimettersi prima di 3 anni dall’assunzione è considerato un vero e proprio fallimento, carico di ansie e sensi di colpa. Così ha deciso di dare una mano a chi, come lui, si trovasse nella stessa situazione. Ed è nata Exit, seguita da una serie di imitatori, come Momuri: identico business. 

Il successo di questo tipo di attività mostra un approccio al lavoro estremamente ansiogeno e una cultura del lavoro altrettanto soffocante: diversamente non si arriverebbe a pagare pur di togliersi il peso di fare una comunicazione, del tutto legittima, al proprio capo. 

Niino ha raccontato che il numero di clienti continua a crescere, ma nulla è cambiato: le dinamiche lavorative continuano a essere stressanti e opprimenti. Per lui sarà difficile sradicare questo tipo di cultura dalla società giapponese: “Forse non cambierà nemmeno nei prossimi 100 anni”, ha affermato.

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