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Sindrome del bore out: come riconoscerla e affrontarla
Apatia, noia e demotivazione sono segnali da non sottovalutare: ecco come individuare e superare la sindrome del bore out
La sindrome del bore out è una condizione psicologica spesso sottovalutata, caratterizzata da una profonda noia e una marcata mancanza di interesse, soprattutto sul lavoro. Coniata dagli esperti Peter Werder e Philippe Rothlin, questa espressione descrive una situazione di disagio legata alla mancanza di stimoli e alla sensazione di non trovare senso nelle proprie attività quotidiane. Sebbene possa iniziare in ambito lavorativo, il bore out tende a diffondersi progressivamente, compromettendo anche la vita personale.
Riconoscere i sintomi della sindrome del bore out è fondamentale per evitare che il problema degeneri in forme più gravi di disagio, come depressione, ansia o disturbi psicosomatici. I segnali da tenere d'occhio includono una marcata mancanza di concentrazione, sensazione di confusione, apatia e un drastico calo del rendimento sul lavoro. Chi ne soffre spesso si sente demotivato e svuotato, e questo si riflette sulla qualità delle prestazioni professionali.
Le cause alla base di questa sindrome possono essere molteplici. Una routine lavorativa ripetitiva e priva di novità, ad esempio, può facilmente innescare un senso di insoddisfazione cronica. Anche le delusioni sul lavoro, come una mancata promozione o uno scarso riconoscimento dei propri sforzi, possono aumentare il rischio di sviluppare questo disagio. È importante distinguere il bore out da un semplice momento di stress: la condizione tende infatti a persistere nel tempo, alimentando un circolo vizioso di passività e malessere.
Uscire dalla sindrome del bore out è possibile, ma richiede un intervento tempestivo. Il primo passo consiste nel delineare confini chiari tra vita lavorativa e personale, ritagliandosi momenti per sé e per le attività che si amano. La chiave è non permettere che autostima e soddisfazione dipendano esclusivamente dalla sfera professionale. Recuperare una maggiore autonomia e dedicarsi a nuove esperienze può aiutare a ristabilire un equilibrio e, se necessario, a considerare percorsi lavorativi più appaganti.