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Mauro Corona: “La fedeltà è una cosa superata, ho tante amanti”
Ha raccontato anche di avere problemi di alcolismo: “Da due mesi ho cercato di regolare la bottiglia ma il demonio è sempre lì che ti aspetta al varco”
Mauro Corona torna a far parlare di sé nel corso di un’intervista a Verissimo in cui ha raccontato la sua vita intensa e non sempre facile.
Corona è noto soprattutto per la sua passione per la montagna e per l’alpinismo, iniziata a coltivare negli anni del servizio militare. Ma nel programma di Canale 5, Corona ha raccontato aspetti più privati come il tumore al colon della figlia Marianna: “La vita forse mi ha dato troppo, quindi ha iniziato a togliermi cose. Ma non nell’economia. Mi ha tolto l’anima dei miei figli. Qui mi è crollato tutto. Ma da ogni dramma può uscire un po’ di luce. Questo mi ha lasciato un segno molto profondo. Non ho più sogni. Riparto ogni mattina da quello che resta”.
Marianna è nata dall’amore con Francesca, insieme ad altri tre figli. Corona ha però precisato che lui e la mamma dei suoi figli non stanno più insieme pur avendo deciso di non separarsi: “Viviamo vicini, ma ognuno per conto proprio. Beviamo qualche bicchiere insieme. Ma i matrimoni sono come le falci che si usano per l’erba, batti e ribatti, prendi il sasso, devi affilarle quando si consumano. In un amore che si consuma deve rimanere il rispetto e l’affetto”.
Il loro era un matrimonio aperto e Corona non ha mai fatto mistero di non essere stato fedele: “Tradisco mia moglie, sì. Ma la fedeltà è una cosa superata, se la trovo con un altro gli pago una birra. Non serve commettere omicidi, vada con chi vuole: non c’è gelosia. Più che amanti fisse le mie sono occasionali. Faccio sesso due volte al mese, diciamo 24 volte all’anno. Con persone diverse perché con la stessa sarebbe impossibile. Io non sono interessante, non sono bello, ma essendo noto posso ‘prendere’ di più. Sono gli ultimi colpi, me la godo. Non ho mai conquistato, non corteggio, non regalo i fiori, aspetto la mossa delle donne. Ma a lei l’ho sempre detto”.
A Verissimo ha inoltre parlato dei suoi problemi di alcolismo che lo accompagnano fin da piccolo: “In paese se non bevevi la grappa da bambino a 9-10 anni non andava bene. Mio nonno mi dava scodelle di vino. Non è una giustificazione o una scusa, però c’era anche da dimostrare che eri macho, che eri uomo, che eri boscaiolo, che eri forte. Ho sempre avuto questo problema con il vino. Adesso da due mesi ho cercato di regolare la bottiglia ma il demonio è sempre lì che ti aspetta al varco. L’ho fatto anche per i miei figli, ma non sono sicuro. Dall’alcol non si esce. Quel veleno è sempre lì. Il problema mio con l’alcol è che non sto male. Mi alzo al mattino, vado a scalare e non ho postumi, non ho niente. Sono qui a quasi 74 anni e ho avuto una fortuna genetica-biologica che i miei figli non hanno avuto. Dovrei ringraziare qualcuno perché bevendo così è come un insulto a chi ti ha dato la salute e la forza”.