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Corrado Sassu: “Mi piacerebbe molto diventare papà, ma non subito”

“Ho scoperto di avere un fan club che commenta tutto quello che faccio, mettendoci dentro anche delle mie frasi che vengono riprese come aforismi”

Corrado Sassu: “Mi piacerebbe molto diventare papà, ma non subito”

Credits: Instagram @corradosassu

22 Ottobre 2024

Redazione 105

Corrado Sassu si rivede sempre dopo le puntate di Casa a prima vista, il programma di Real Time che gli ha dato il successo, in una recente intervista a Vanity Fair ha infatti dichiarato: “Mi diverto troppo ad aprire X e a leggere i commenti che le persone scrivono su di me. È anche bello vedere la puntata montata perché il risultato è sempre meglio di quello che immaginavo”. Anche perché sul web ha tanti sostenitori: “Ho scoperto di avere un fan club che commenta tutto quello che faccio, mettendoci dentro anche delle mie frasi che vengono riprese come aforismi. Privatamente, invece, mi scrivono per complimentarsi o anche solo per chiedermi di girare dei videosaluti: ho perso il conto di quanti ne ho inviati. Mi piacerebbe tanto riuscire a organizzare un incontro con i più piccoli sotto Natale, mi danno tantissimo amore e mi farebbe piacere, nel mio piccolo, poter ricambiare”.

Ma perché i più piccoli sono attratti da lui? “Forse perché riesco a trasmettere gioia e serenità. Anche nella vita privata è molto difficile vedermi cupo: cerco sempre di affrontare tutto con il sorriso”. Da piccolo era questa la carriera che avrebbe voluto fare? A quanto pare no perché sognava di fare “il pilota, da sempre. Papà mi portava all’autodromo di Vallelunga da piccolo ed ero come ipnotizzato. Vedere le gare mi faceva impazzire. Due anni fa, invece, ce l’ho portato io, ed è stata una bella emozione. I motori li vedo come una metafora della vita, considerando che nelle gare c’è sempre una squadra che lavora per e con te, aiutandoti a raggiungere un risultato. Curare il dettaglio, visto che anche un millesimo di secondo fa la differenza sul risultato finale in una gara, è una cosa che mi ha sempre affascinato e che mi fa pensare a quanto sia importante il lavoro di squadra”.

Poi però la sua vita ha preso una piega diversa: “Dopo il liceo scientifico, verso il quale ho sempre avuto un rapporto di amore e odio visto che mi ha sempre dato fastidio subire il giudizio di un’altra persona, avevo il dubbio se continuare a studiare o lavorare. Alla fine ho scelto di introdurmi subito nel mondo del lavoro, con la speranza che presto o tardi sarei diventato una persona di successo. Con mia madre abbiamo comprato un foglio di carta in una cartoleria di Porta Portese e, con un dito, abbiamo selezionato il primo annuncio che usciva. Un’azienda di telefonia per la quale ho lavorato 8 mesi, anche se era allucinante. Fissavo gli appuntamenti a tutti i titolari di partita IVA per vendere loro delle sim aziendali: cercare di convincere le persone a fidarsi, senza contare che facevo anche 500 chilometri al giorno per presentarmi agli appuntamenti anche in Campania e Umbria, è stato fondamentale per quello che avrei fatto dopo: l’agente immobiliare”.

La svolta è arrivata a vent’anni quando si è licenziato: “Quello stesso giorno ero seduto sui gradini di un’agenzia cercando di parlare con il responsabile. Ho aspettato quasi due ore fuori dalla porta fino a quando non l’ho finalmente intercettato e gli ho chiesto di darmi una possibilità. Era il 10 agosto, l’agenzia avrebbe riaperto a settembre, e mi ha detto di farmi trovare pronto, e così ho fatto. Appena due anni dopo ho aperto la mia prima agenzia come titolare e a 27 anni ne avevo cinque, con più di 40 collaboratori a darmi una mano”.

Una carriera fulminea dunque: “Mi piaceva l’idea di realizzarmi in un’età giovane perché il mio pensiero era quello di arrivare alla pensione a 60 anni, ancora pieno di soldi ed energie. Volevo godermi la vita e quello che avrebbe potuto offrirmi conservando il più possibile la forza fisica e mentale di un giovane. Avevo fretta perché ho sempre pensato che gli anni più belli fossero quelli tra i 20 e i 50”. Qualcosa di cui però si è pentito, quel continuare a inseguire la carriera e mettere da parte la vita privata: “Per molto tempo staccavo tardi, chiudendo le trattative di sera: ho sacrificato molte serate, molti aperitivi e molti weekend, trascurando anche la mia fidanzata di allora oltre che le amicizie. Ma penso che sia stato tutto ripagato”.

Quanto al futuro, vorrebbe avere dei figli ma non subito: “Sono molto innamorato della persona che ho accanto, che è dieci anni e mezzo più piccola di me. Sento che sarà la donna della mia vita e la madre dei miei figli e questo mi trasmette serenità. Il matrimonio non è mai stato il mio primo pensiero anche se mi piacerebbe molto diventare papà, anche se non subito. Non credo che sia il momento giusto, ma posso dirle di non subire nessun tipo di pressione da questo punto di vista”.

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