De Martino: “Belén? Abbiamo depositato i documenti per il divorzio”

Stefano De Martino nel corso di un’intervista a Vanity Fair si è raccontato, parlando degli esordi nel mondo dello spettacolo a 18 anni. All’epoca era difficile per lui non farsi prendere dall’entusiasmo. “Adesso lo riesco a canalizzare, non è più qualcosa di destabilizzante”. Ha iniziato a danzare all’età di 10 anni, ma non ha mai sofferto per il bullismo: “Gli stereotipi c’erano e ci sono ancora. Ma la mia storia di famiglia con mio papà che aveva ballato al Teatro San Carlo li smentiva. L’ho sempre visto più come un limite degli altri, e non ho mai sofferto”. 

A 18 anni è andato a New York: “Il mio regalo di compleanno. Volevo studiare danza con i più bravi, quindi ho dormito sui divani delle case dei ballerini americani che avevo conosciuto in Italia, e facevo il cameriere ogni tanto in un ristorante italiano, per pagarmi le lezioni. Parlavo pochissimo inglese”. Poi, tornato in Italia, ha affiancato la danza a vari lavori tra cui il fruttivendolo. “Devi mostrarti esperto di qualcosa che non sai fare, e non è un inganno, ma una palestra di coraggio”.

A 20 anni è entrato ad Amici, ha avuto un figlio a 23 anni e si è sposato a 24. Ha bruciato delle tappe? “Onestamente sì. La parte bella è che oggi non immagino la mia vita senza mio figlio. Quello però che mi fa riflettere è che la mia generazione – e soprattutto chi, come me, ha genitori che stanno insieme da decenni – ha la sensazione di non farcela. Tutto è più veloce, si hanno più alternative, non c’è lo stigma del divorzio. È più difficile rimanere assieme. Alcune cose sono anticipate, altre posticipate”.

Adesso è single: “Non c’è nessuna. O meglio: nessuna ha resistito a lungo. Perché la mia idea è che dopo 5 o 6 mesi puoi pensare di introdurre una persona nella tua rete, diciamo secondo anello, quindi magari la presenti a tua sorella, agli amici più cari. Dopo un anno ci sta che la presenti a tuo figlio. Ma non siamo mai arrivati a questo”.

Parlando del rapporto con il figlio Santiago, dice: “Gli dedico più attenzioni di prima. Mi piace se dormiamo insieme, e adoro i nostri ‘attacchi d’amore’, un segnale che scatta e che ci fa lanciare tutto quello che abbiamo in mano per abbracciarci. È la cosa che mi mancherà di più se, da grande, non la vorrà più fare”. Per lui il rapporto con Belén è molto migliorato: “Oggi abbiamo un buon dialogo. Ho deposto le armi, non mi interessano le guerre in cui perdiamo tutti”. Ha un ottimo legame anche con la figlia di Belén, Luna Marì. “Lei mi vive come uno zio, io come la sorella di mio figlio. A me i bambini piacciono, se avessi una vita meno frenetica ne avrei già altri”. Nonostante la riappacificazione, però, esclude un ritorno di fiamma e anzi rilancia: “Abbiamo depositato i documenti per il divorzio”. 

Come partner si definisce “impegnativo”: “Il mio vero problema è la noia: mi annoio facilmente, ed è difficile starmi dietro, anche io mi annoio di me stesso. Io cambio molto, metto in discussione sempre tutto, mentre chi sta con me vuole sicurezza, tranquillità, certezze che io non riesco a dare”. Questo lo ha portato a tradire spesso le sue ex, ma minimizza arrivando a definire il tradimento come un incidente scollegato dall’amore: “Conosco tantissime coppie e non ci sono molte persone fedeli, la differenza è tra chi si fa scoprire e chi no”. Insomma, la fedeltà di coppia non esiste: “È un ideale, ma è difficile da sostenere”. Poi aggiunge: “Mi piacerebbe che arrivasse qualcuno che mi facesse cambiare. Quando parlo di tradimento non parlo solo di me, parlo anche delle persone con cui sono stato e con cui starò, che potranno avere delle tentazioni e non è detto che ogni tanto non scivolino anche loro. Io questa cosa non la vivo come una pietra tombale, sono più possibilista. In una storia lunga, se dovessi scoprire che la mia donna mi ha tradito, di certo non gioirei – non lo voglio sapere – ma dovrebbe entrare in gioco l’intelligenza di entrambi nel capire quanto vale quel rapporto e quanto vale un fuori programma fine a sé stesso”.