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Napoli è la città migliore al mondo in cui mangiare: la classifica

Redazione 105

I sapori autentici e le ricette tradizionali fanno dell’Italia una meta imprescindibile per gli amanti del cibo

La classifica di TasteAtlas per il 2024/2025, realizzata attraverso un sistema basato sulle recensioni di migliaia di utenti e validato da un’intelligenza artificiale, conferma ancora una volta il prestigio della cucina italiana nel panorama gastronomico mondiale. Sebbene l’Italia abbia perso il primato della miglior cucina, ora detenuto dalla Grecia, resta protagonista assoluta grazie alla presenza di sei città nella Top 10 delle migliori destinazioni culinarie al mondo e tre regioni nelle prime posizioni.

In particolare a brillare c’è Napoli che si posiziona al primo posto come miglior città in cui mangiare, grazie a una tradizione gastronomica unica. I suoi piatti iconici, come la Pizza Margherita, gli Gnocchi alla Sorrentina e i dolci tipici come la Sfogliatella e le Zeppole, rappresentano l’essenza della cucina partenopea. Milano segue al secondo posto, con prelibatezze come il Risotto alla Milanese, l’Ossobuco e il Panettone, simbolo delle festività natalizie. Bologna completa il podio, famosa per il Ragù alla Bolognese, i Tortellini in brodo e le Lasagne, autentiche icone della cucina emiliana.

Al quarto posto troviamo Firenze, nota per specialità come la Bistecca alla Fiorentina e la Ribollita, mentre Roma, con piatti simbolo come la Carbonara e la Cacio e pepe, si posiziona sesta. Torino chiude la presenza italiana in Top 10, con il suo Vitello tonnato, gli Agnolotti e il celebre Gianduiotto.

Anche a livello regionale l’Italia si può vantare dei propri primati. È infatti ancora la Campania ad essere stata riconosciuta come la miglior regione culinaria del mondo, grazie a prodotti di eccellenza come la Mozzarella di Bufala e il sugo alla Genovese. Emilia Romagna e Toscana seguono a breve distanza, a conferma della ricchezza gastronomica del Belpaese. Risultati che non solo sottolineano la qualità e la diversità della cucina italiana, ma ribadiscono il suo ruolo di punto di riferimento mondiale.

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