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Jacqueline Luna racconta la vita da mamma: “Mi sento un supereroe”

Redazione 105

“È faticoso ma ho scoperto la pazienza … infinita. Anche quanto il viso di un bambino sia una calamita per gli occhi”

Jacqueline Luna Di Giacomo torna sui social dopo la nascita del piccolo Enea, avuto con il compagno Ultimo. Lo fa con un lungo post in cui racconta le sue emozioni dopo essere diventata mamma: “Per me è ancora il 30 novembre, invece mi dicono che mancano due giorni a Natale. Faccio la doccia velocissima e confondo il rumore dell’acqua con un pianto che in realtà non c’è. Annuso la sua testolina e sento odore di latte. Ho due tet*e giganti che producono latte. Ho letto che il mio corpo si adatta in base alle sue esigenze per produrre i giusti anticorpi. Mi sento un supereroe. Forse lo sono. Almeno per lui spero di esserlo”. 

Poi parla direttamente di Enea e di come sia stato accettato dal suo cane Toffee: “Piange se lo metto giù e ora dorme sul mio petto. Dicono che il rumore del battito li tranquillizza, quindi ci penso e se lo merita. Amo i versi che fa quando allatto, con i sorrisi e i goccioloni di latte che colano dal labbro. Toffee è diventata la mia ombra, come a volersi assicurare che io stia bene. Incuriosita annusa Enea. Sta capendo di avere un nuovo migliore amico”.

Jacqueline già pensa al futuro, a quando il figlio crescerà e inizierà a fare le sue esperienze: “Per staccare un po’ la testa chiamo le mie amiche su FaceTime. Si preparano per uscire mentre io tiro il latte. Saranno mesi lenti. Non è vero, saranno velocissimi, e lui cresce mentre scrivo. Il mio mondo si è fermato, ma in realtà va velocissimo. Mi scende una lacrima se lo guardo e ci penso. Vorrei che rimanesse il batuffolo che è, invece già lo vedo più alto di me a dirmi: ‘Ma’, io esco’”.

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E continua: “È faticoso ma ho scoperto la pazienza … infinita. Anche quanto il viso di un bambino sia una calamita per gli occhi. Lo fisserei per ore. Quando arriva il buio fuori, sento quella sensazione strana di distacco dal mondo. Dopo cena, quando la casa dà la buonanotte, scommetto con me stessa le ore di sonno che mi regalerà questo scricciolo che sta imparando a fare la pupù con la faccia confusa”.

Infine un accenno alle difficoltà di oggi mamma, ma a quanto esserlo la ripaghi di tutte le fatiche: “Vorrei dormire profondamente come prima … ma poi penso che il sonno tornerà. Come alcune delle cose che mi mancano della mia vita prima di lui. Ma quello che non tornerà mai più sono questi momenti fatti di prime volte. Le prime volte più belle della mia vita. Oggi sono la mamma di Enea e non potrei essere più fiera di me”.

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