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“Non vado al supermercato da 4 anni”: cos’è il dumpster diving
La 30enne danese vive rovistando nella spazzatura per combattere lo spreco alimentare e risparmiare denaro
Da quattro anni, Sofie Juel Andersen, una 30enne danese, ha adottato uno stile di vita radicale che le permette di non entrare più in un supermercato. La giovane si dedica al dumpster diving, l’arte di rovistare nei cassonetti per recuperare cibo ancora buono ma scartato, in particolare dai supermercati.
Per Sofie, questa scelta non nasce da necessità economiche, ma da una forte consapevolezza ambientale. "Prendo tutto il cibo di cui ho bisogno dai cassonetti: sono quattro anni che non vado al supermercato", ha dichiarato. Il suo impegno è iniziato nell’ottobre del 2020, mentre viveva a Sydney, in Australia: "Ero curiosa riguardo al dumpster diving e ho deciso di provare. Quello che ho trovato è stato pazzesco: cassonetti pieni di cibo fresco e adatto al consumo".
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Adottando questa pratica, Sofie risparmia somme considerevoli di denaro. Nel 2024, ha speso solo 99 dollari (circa 95 euro) nei supermercati, acquistando esclusivamente prodotti per la casa come carta igienica e detersivi. Con il denaro risparmiato, ha visitato numerosi Paesi, tra cui Kenya, Argentina, Italia e Spagna. "Grazie ai soldi che risparmio, posso viaggiare liberamente", ha spiegato.
Quello che era iniziato come un esperimento si è trasformato in una missione di vita. Sofie condivide regolarmente sui social la sua esperienza per sensibilizzare sullo spreco alimentare: "Voglio far capire che il cibo può essere buono anche se ha superato la data di scadenza o ha qualche imperfezione".
Il dumpster diving di Sofie non è solo un modo per risparmiare, ma un messaggio contro lo spreco e un invito a cambiare prospettiva su ciò che consideriamo “rifiuto”.