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Credits: Getty Images
14 Febbraio 2025
Redazione 105
L’esplorazione spaziale continua a sollevare domande affascinanti e, talvolta, bizzarre. Una di queste riguarda un aspetto poco discusso ma non meno interessante: cosa accade quando un astronauta eiacula nello Spazio? Recentemente due studiosi, Esme Louise James ed il fisico Matthew Agnew, hanno affrontato la questione, fornendo una risposta basata su principi di fisica e dinamica dei fluidi.
L’assenza di gravità cambia radicalmente il comportamento dei fluidi corporei. Senza la forza di gravità terrestre il liquido seminale non cade semplicemente verso il basso, ma fluttua nell’ambiente circostante, comportandosi in modo simile all’acqua in un ambiente a microgravità. Questa particolarità rende la masturbazione e il sesso nello spazio questioni complesse non solo dal punto di vista pratico, ma anche per le possibili implicazioni igieniche e psicologiche.
Per analizzare l’effetto dell’eiaculazione nello Spazio, James e Agnew hanno applicato il principio della conservazione della quantità di moto, secondo cui il movimento totale in un sistema isolato rimane costante. Supponiamo che un astronauta rilasci circa un cucchiaino di liquido seminale (circa un grammo di massa) a una velocità media di 45 km/h. Applicando i calcoli, si scopre che l’astronauta subirebbe un minuscolo spostamento all’indietro di circa 0,000562 metri al secondo, ossia poco più di due metri all’ora. Per dare un’idea più concreta, si tratta di una velocità paragonabile a quella di una lumaca da giardino. Insomma, se mai un astronauta tentasse di usare il proprio eiaculato come propulsione, non riuscirebbe a muoversi in modo significativo nello spazio aperto.
Nonostante le teorie e i calcoli, il codice etico della NASA non menziona esplicitamente la masturbazione o il sesso nello Spazio. Tuttavia, con la crescente prospettiva di viaggi spaziali più lunghi e la possibilità di missioni su Marte, gli scienziati ipotizzano che il sesso spaziale potrebbe diventare realtà nei prossimi dieci anni. Le implicazioni biologiche e psicologiche di tali esperienze restano ancora oggetto di studio.
Nel frattempo il dibattito continua. Recentemente, dopo il fallito ritorno sulla Terra della navicella Boeing Starliner, che ha lasciato due astronauti bloccati sulla Stazione Spaziale Internazionale per un periodo imprevisto, i social media hanno ironizzato sulla possibilità che la coppia stesse esplorando anche questa dimensione della vita nello Spazio. Chissà, forse un giorno gli astronauti non solo esploreranno nuove frontiere dell’universo, ma anche della sessualità umana.